Ambiente

Fare la pipì in mare danneggia l’ambiente? La verità su cosa succede e cosa rischi

È consuetudine da parte di alcune persone fare pipì in mare, ma questa pratica, a prescindere sconsigliata, danneggia l’ambiente?


Possiamo essere sicuri che quando si arriva a mare, dopo aver nuotato per un po’ oppure dopo essersi rilassati nelle acque, si sente il bisogno irrefrenabile di dover far tanta pipì. Adesso, dinanzi a questa situazione ci si può comportare in maniere differenti che vanno a classificare due categorie diverse di persone. Da un lato abbiamo chi la fa in acqua senza problemi, e dall’altro chi, invece, preferisce uscire e andare alla ricerca di un bagno vicino.

Concentrandoci di più su quest’ultima categoria, a sua volta la stessa si divide in due microcategorie. C’è chi preferisce farla in un bagno, stando comodamente seduti sulla tazza, con la possibilità di utilizzare anche della carta igienica. Oppure, c’è chi pensa che facendola a mare lo si possa inquinare in qualche modo, anche se non è proprio certo. Ebbene, perché non provare a risolvere la situazione una volta per tutte?

Fare la pipì in mare può davvero inquinarlo? Uno studio scientifico dice la verità

Gli scienziati dell’American Chemical Society hanno deciso di occuparsi della questione e dare finalmente una risposta a una delle tante domande che frulla nella testa dei vacanzieri. Secondo loro, fare la pipì in mare non danneggia assolutamente l’ambiente, ed esiste anche una motivazione ben specifica che spiega il perché. Come prima cosa, possiamo dire che, se anche più persone fanno pipì in mare nello stesso momento, se ne andrà a produrre in quantità davvero bassissima rispetto all’acqua del mare.

Fare pipì a mare non danneggia l'ambiente
Pipì a mare: non c’è alcun pericolo – BioPianeta.it

Poi, scendendo di più nello scientifico, la nostra urina è composta anche di urea attraverso la quale il nostro corpo espelle l’azoto in eccesso derivante dal metabolismo delle proteine. Ora, questo azoto, e sembrerà davvero strano anche se non lo è, è una fonte di cibo fondamentale per le piante marine e la loro vita. Tra l’altro, e forse nessuno mai ci ha pensato, anche gli esseri che vivono nei mari e negli oceani fa pipì.

Se nel mare è tutto lecito, ci sono dei luoghi in cui bisogna contenersi e stare molto attenti. Non si può fare pipì nelle aree protette come le barriere coralline. Queste, già di per loro, sono delle strutture molto fragili e super sensibili a nutrienti esterni. Tra l’altro, la pipì potrebbe rompere il delicato equilibrio di vita delle barriere coralline che già noi, con il nostro inquinamento, stiamo mettendo a dura prova.

Tra l’altro, nonostante sia risaputo, è vietato fare la pipì anche nelle piscine perché le molecole che contengono azoto e che espelliamo attraverso l’urina, appunto l’urea, reagiscono al cloro e al bromo, disinfettanti per la piscina. Di conseguenza, nel caso in cui si dovesse fare pipì in piscina, si vanno a produrre delle molecole volatili in grado di irritare i polmoni, il naso e gli occhi!

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