
Quale preferire tra i simboli della SPA? - biopianeta.it
Cosa scegliere quando si va in una SPA come elemento di maggior benessere? Tra gli elementi tipici la scienza dice quale preferire.
Il confronto tra idromassaggio e sauna in termini di benefici per la salute è al centro di un recente studio condotto dall’Università dell’Oregon, che offre nuovi spunti per chi cerca il massimo benessere attraverso la termoterapia. Analizzando gli effetti fisiologici di immersioni in acqua calda rispetto alle tradizionali saune a calore secco e quelle a infrarossi, i ricercatori hanno evidenziato risultati sorprendenti che potrebbero rivoluzionare le abitudini di relax e cura del corpo.
Termoterapia: idromassaggio o sauna?
La ricerca, pubblicata sull’American Journal of Physiology e condotta dal Bowerman Sports Science Center, ha coinvolto 20 giovani atleti (10 uomini e 10 donne, tra i 20 e i 28 anni) sottoposti a tre differenti trattamenti termici: sauna tradizionale, sauna a infrarossi e immersione in vasca idromassaggio. Durante le sessioni sono stati monitorati parametri fondamentali quali temperatura corporea interna, pressione sanguigna, frequenza cardiaca, gittata cardiaca, cellule immunitarie e biomarcatori dell’infiammazione.

“L’immersione in acqua calda provoca un aumento più significativo della temperatura corporea interna rispetto alle saune, favorendo un incremento del flusso sanguigno che risulta altamente benefico per la salute vascolare”, spiega Jessica Atencio, autrice dello studio. Questo è dovuto all’efficienza del trasferimento termico: a contatto con l’acqua, il corpo fatica a dissipare il calore come avviene nell’aria calda della sauna, dato che i meccanismi del sudore sono meno efficaci durante l’immersione.
Un altro aspetto rilevante riguarda la persistenza degli effetti positivi anche dopo la fine della sessione di idromassaggio. Christopher Minson, esperto con oltre vent’anni di studi sul calore e il benessere, sottolinea che la termoterapia praticata con moderazione migliora lo stato di salute generale, rafforzando l’apparato cardiovascolare.
Accanto al confronto con l’idromassaggio, la sauna rimane un trattamento molto apprezzato, soprattutto nei paesi scandinavi come la Finlandia, e sempre più diffuso in Italia. Uno studio finlandese pubblicato nel 2018 sulla rivista BMC Medicine ha analizzato l’impatto della frequenza delle sedute di sauna sulla salute cardiovascolare in una popolazione di 1688 individui tra i 53 e i 74 anni. Da questa ricerca emerge un chiaro collegamento tra la frequenza settimanale e la riduzione del rischio di mortalità cardiovascolare: fare sauna da 4 a 7 volte a settimana si associa a un abbassamento significativo del tasso di eventi patologici.
Non esistono limiti rigidi alla frequenza settimanale, purché si rispettino alcune regole fondamentali: le sedute non dovrebbero superare i 20 minuti, è importante idratarsi e, in caso di patologie o condizioni fisiche particolari, consultare sempre un medico prima di intraprendere la pratica regolare della sauna. La regolarità è cruciale per ottenere risultati duraturi e benefici sia sul piano fisico che mentale.
Idromassaggio: un valido alleato per chi non pratica attività fisica
Una delle peculiarità dell’idromassaggio è la sua capacità di offrire vantaggi anche a chi non è in grado o non desidera praticare esercizio fisico. Mentre l’attività motoria rimane la via principale per migliorare la salute cardiovascolare e muscolare, l’idromassaggio si configura come un’opzione efficace per stimolare il sistema vascolare e ridurre lo stress grazie al calore e alla pressione dell’acqua.
Christopher Minson sottolinea l’importanza di un approccio consapevole e sicuro: “Come per l’allenamento in palestra, è fondamentale ottenere l’ok del medico prima di sottoporsi a trattamenti termici per evitare complicazioni”. In questo senso, l’idromassaggio può essere considerato non solo un momento di relax, ma anche un vero e proprio trattamento di benessere a supporto della salute, soprattutto in soggetti sedentari o con limitazioni motorie.