
Un borgo da sogno nascosto tra le colline - biopianeta.it
Tra le colline toscane della Val di Merse si trova Murlo, un piccolo borgo dove il tempo sembra essersi fermato e la storia etrusca convive ancora con la pace della vita rurale.
Camminare a Murlo significa lasciare alle spalle il ritmo urbano e abbandonarsi a un’atmosfera che unisce storia e natura. Qui ogni pietra racconta un frammento di passato, dalle tracce etrusche ai resti medievali, fino al silenzio che accompagna le giornate di chi sceglie di vivere lontano dal rumore delle città. Il borgo, immerso tra le colline della Val di Merse, in provincia di Siena, appare come un quadro dipinto con colori tenui: il verde dei boschi, l’ocra delle mura, il cielo limpido che accarezza i tetti in cotto.
Visitare Murlo in autunno è come assistere a una metamorfosi lenta. Le foglie si tingono di rosso e d’oro, le stradine si riempiono di profumi di terra bagnata, e il borgo assume un’aura quasi mistica.
Tracce di antiche civiltà sotto i piedi
Nel territorio di Murlo sono stati rinvenuti resti di un vasto complesso etrusco risalente al VII secolo a.C., probabilmente appartenente a una famiglia aristocratica. Gli scavi, avviati nel secolo scorso, hanno riportato alla luce reperti preziosi: statue, ceramiche, oggetti rituali che testimoniano la vita raffinata e misteriosa di questa civiltà. Tra i ritrovamenti più noti c’è la celebre Testa di Murlo, un volto in terracotta che oggi è diventato il simbolo del borgo e che sembra osservare ancora i visitatori con espressione enigmatica.

Passeggiando tra i vicoli lastricati, si ha l’impressione di camminare su secoli di storia sovrapposti. Le case in pietra, i portoni consumati e le finestre affacciate sui colli senesi evocano un passato che non si è mai spento. Il borgo conserva intatta la sua struttura medievale, con un perimetro murario ancora visibile e una piazza centrale che rappresenta il cuore della comunità. Murlo non è un museo a cielo aperto, ma un luogo vivo che custodisce le tracce etrusche sotto i piedi e il battito lento della Toscana più autentica.
Atmosfere toscane e silenzi che restano
Sedersi al centro del borgo, su una panchina di pietra, e osservare la vita che scorre lenta è un’esperienza che riporta alla calma. Qui la cucina toscana racconta la sua essenza più vera: piatti semplici, preparati con ingredienti locali, serviti magari in una piccola osteria affacciata sul panorama. I profumi del vino rosso, dell’olio nuovo e del pane caldo si mescolano all’aria umida dei boschi di lecci e castagni, creando un’armonia che conquista anche chi arriva solo per una breve visita.
Murlo non è una meta turistica di massa. È un rifugio per chi cerca la Toscana nascosta, quella dei borghi piccoli e silenziosi, dove ogni passo sembra una scoperta. Nei dintorni si può visitare il Museo Archeologico di Murlo, che raccoglie i reperti etruschi rinvenuti nell’area e racconta la storia di una civiltà avanzata, abile nell’arte, nell’agricoltura e nella spiritualità.
Quando il sole cala dietro le colline, Murlo si illumina di riflessi dorati. Le ombre si allungano sui vicoli e l’aria si fa più fresca, mentre il borgo sembra tornare indietro nel tempo. È uno di quei luoghi in cui si percepisce ancora la presenza del passato, come un sussurro che accompagna chi cammina tra le sue vie silenziose.
Chi sceglie di fermarsi qui non lo fa solo per ammirare un paesaggio, ma per gustare il tempo che scorre lentamente. Perché a Murlo, più che altrove, la storia non è scritta solo nei libri: è incisa nelle pietre, nei profumi del bosco e nel silenzio che avvolge tutto.



