
Scatta l’allarme sanitario: bagnanti a rischio per l’alga tossica che infesta il mare italiano - biopianeta.it
Allarme sanitario in questo luogo turistico, l’alga tossica che infesta il mare può portare a numerose conseguenze per la salute.
Nel tratto costiero pugliese, le località maggiormente interessate dall’invasione di microalghe tossiche sono soprattutto quelle situate lungo il litorale adriatico, con riferimento alle spiagge di Monopoli, Polignano a Mare e Fasano. Qui, le condizioni ambientali e climatiche favorevoli, come temperature elevate dell’acqua e la presenza di nutrienti derivanti da attività agricole e urbane, hanno favorito la proliferazione incontrollata di queste alghe.
Secondo gli ultimi dati raccolti dagli enti di monitoraggio marino, la specie più problematica risulta essere la Ostreopsis ovata. Nota per il rilascio di tossine che provocano irritazioni cutanee e problemi respiratori nei bagnanti che entrano in contatto con l’acqua contaminata. Le zone di balneazione più frequentate sono quindi sottoposte a controlli continui con campionamenti periodici per verificare la concentrazione di queste microalghe e la pericolosità del fenomeno.
L’esposizione all’alga tossica può provocare una serie di effetti indesiderati sulla salute umana. Le persone che frequentano le spiagge contaminate possono sperimentare irritazioni agli occhi, alla pelle e alle vie respiratorie. Nei casi più gravi, sono stati segnalati episodi di broncospasmo e difficoltà respiratorie, specialmente tra soggetti con preesistenti patologie respiratorie come l’asma.
Allarme sanitario in Puglia, queste alghe sono pericolose: attenzione alla salute
Per mitigare questi rischi, le autorità locali hanno adottato diverse misure di prevenzione, che includono la temporanea chiusura di alcune spiagge. Il divieto di balneazione nelle aree più colpite e la diffusione di informazioni dettagliate ai turisti e residenti. Inoltre, intensificata la sorveglianza con l’ausilio di laboratori specializzati che monitorano costantemente la qualità delle acque marine.

Parallelamente, si stanno studiando soluzioni innovative per il contenimento dell’alga tossica, come l’utilizzo di tecnologie di biofiltrazione e il potenziamento di pratiche agricole sostenibili. Volte a ridurre l’apporto di nutrienti in mare, fattori chiave che favoriscono la crescita delle microalghe nocive.
L’espansione dell’alga tossica non rappresenta solo un problema per la salute pubblica, ma ha anche un impatto significativo sull’ecosistema marino. La proliferazione incontrollata di Ostreopsis ovata e altri microrganismi tossici altera l’equilibrio biologico delle acque costiere, con ripercussioni sulla biodiversità e sulla qualità dell’habitat marino.
Le iniziative di sensibilizzazione e educazione ambientale rappresentano un passo fondamentale per promuovere comportamenti responsabili e ridurre l’impatto antropico sulle coste pugliesi. Solo attraverso una gestione coordinata e sostenibile sarà possibile preservare la salubrità delle acque e la sicurezza delle spiagge, garantendo così un’estate più sicura e rispettosa dell’ambiente per tutti.