Agenda 2030

Rivoluzione nei supermercati stop alle buste di plastica (e non solo): come cambieranno le corsie

Si va verso l’addio alle buste di plastica nei supermercati: la decisione promette di rivoluzionare le cose nella nostra spesa quotidiana.


Buste di plastica nei supermercati: cambia tutto con lo stop decretato dal Consiglio e dal Parlamento europeo che hanno raggiunto un accordo provvisorio per ridurre i rifiuti da imballaggi nell’Eurozona. Come cambieranno le cose da qui a breve?

L’accordo provvisorio riguarda la proposta di regolamentare gli imballaggi e i rifiuti di imballaggi. Non sono mancate le forti contestazioni, in primis da parte italiana, ma l’accordo è stato siglato ugualmente. Tra gli obiettivi non c’è solo quello di rendere più sostenibili gli imballaggi ma anche di incentivare l’economia circolare.

Ma cosa stabilisce esattamente questa misura che promette di rivoluzionare le corsie dei nostri supermercati? Ecco cosa si è stabilito a livello europeo.

Stop alle buste di plastica dai supermercati: ecco da quando saranno bandite

In sostanza dal 2030 scatterà il bando per alcuni  formati di imballaggi in plastica monouso. Uno degli aspetti fondamentali della proposta europea è quello di considerare l’intero ciclo di vita degli imballaggi, in modo da garantirne sicurezza e sostenibilità.

Buste di plastica nei supermercati si va verso il divieto
L’Unione europea procede spedita verso la definitiva messa al bando delle buste di plastica che troviamo nei supermercati – biopianeta.it

Dal 2030 saranno perciò vietati alcuni formati di imballaggi in plastica monouso:

  • Buste di plastica ultraleggere (inferiori ai 15 micron);
  • Contenitori monouso per frutta e verdura fresca non trasformata;
  • Imballaggi per alimenti e bevande riempiti e consumati in bar e ristoranti;
  • Porzioni individuali (come ad esempio condimenti, salse, panna, zucchero);
  • Prodotti da toilette in miniatura e campioncini degli hotel.

Rimangono fuori dall’accordo invece le insalate in busta già pronte. Potranno continuare a essere confezionate e lo stesso discorso vale anche per gli imballaggi del take away. Inoltre l’accordo fissa dei requisiti per rendere riciclabili tutti gli imballaggi e minimizzare la presenza di sostanze piuttosto problematiche come i Pfas, le famigerate sostanze mobili, persistenti e tossiche, molto usate nei processi industriali ma potenzialmente pericolose per la salute umana e nocive per l’ambiente.

L’accordo raggiunto a livello europeo, prevede poi che i distributori finali di bevande e cibo per il consumo fuori casa dovranno dare ai clienti la possibilità di usare i propri contenitori. Per entrare definitivamente in vigore, l’accordo provvisorio dovrà adesso essere approvato dai rappresentanti degli Stati membri UE e dalla commissione ambiente del Parlamento. Solo successivamente all’approvazione sarà adottato formalmente e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE. L’entrata in vigore avverrà a 18 mesi di distanza dall’adozione formale del testo.

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