Curiosità

Quattrozampe in corsia: cani fisioterapisti per i malati di Sla

Un progetto, attualmente in fase sperimentale presso un centro clinico della Liguria, dimostra come la terapia assistita con i cani sia in grado di dare benefici ai malati di Sla


Sono sempre più riconosciuti, e contemporaneamente esplorati e approfonditi dalla scienza, i risultati positivi delle terapie in ambito medico in cui i pazienti hanno modo di venire a contatto con gli animali. L’ultimo risultato positivo in ambito di pet therapy vede come protagonisti i cani, in grado di dare benefici ai pazienti affetti da Sla. La conclusione arriva a seguito di una prima fase sperimentale del progetto “ConFido: quattro zampe in corsia” , portato avanti al Centro Clinico NeMo di Arenzano, in provincia di Genova. Il progetto, nato dall’idea di Mondovicino Outlet Village e realizzato in collaborazione con la Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus, è il primo di terapia assistita che include i cani per dare benefici fisici e psicologici ai pazienti affetti da Sla o altre malattie neuromuscolari.

Il progetto ConFido ha coinvolto nella prima parte, che si è svolta in quattro mesi all’inizio del 2017, 50 pazienti di cui 25 hanno preso parte al gruppo di pet therapy: questo gruppo ha preso parte a 170 sedute di terapia insieme a due cani, pastori svizzeri bianchi, seguiti ovviamente da un staff medico al completo. La parte restante dei pazienti ha seguito trattamenti di fisioterapia e terapia tradizionali, proprio per valutare l’efficacia del progetto che include i cani.

Tramite la somministrazione di questionari sia prima che dopo la terapia è stato analizzato lo stato di ansia dei pazienti, insieme allo stato motorio degli arti superiori e inferiori. Ciò che è emerso dai primi risultati è una riduzione significativa dell’ansia nei pazienti che hanno seguito la terapia insieme ai due cani, la cui presenza si è dimostrata un valido sostegno anche per il miglioramento della performance motoria. Risultati positivi che hanno convinto i promotori a continuare la sperimentazione del progetto, i cui risultati sono stati presentati a fine anno a Boston, con la Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus.

Photo credit: Twitter.com

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