Salute e benessere

In commercio il farmaco di Rita Levi Montalcini contro la cecità

Alla base del farmaco una proteina scoperta da Rita Levi Montalcini e che le valse il Nobel nel 1986. La cura sarà utilizzata per trattare la cheratite neurotrofica, una rara malattia che porta alla cecità. 


 

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e il via libera dell’Aifa – Agenzia Italiana del Farmaco, entra in commercio Oxervate, nome commerciale del canegirem. Alla base del farmaco una versione ricombinante del “fattore di crescita nervoso” (NGF – Nerve Growth Factor), una proteina che fu individuata e studiata da Rita Levi Montalcini, e che le valse anche l’assegnazione del Premio Nobel per la Medicina nel 1986. Il farmaco sarà prodotto dal Polo di Ricerca Dompè de L’Aquila, e servirà per il trattamento della cheratite neurotrofica, una rara malattia che porta alla cecità.

In commercio il farmaco di Rita Levi Montalcini contro la cecità
Rita Levi Montalcini

Oxervate sarà disponibile in forma di collirio e sarà il primo farmaco orfano (ovvero, per malattie rare) biotecnologico al mondo autorizzato per il trattamento della cheratite neutrofica mederata o severa. La proteina NGF, su cui si basa tutto il processo di cura, è naturalmente prodotta dal nostro organismo, ed è responsabile dello sviluppo e della vita delle cellule nervose. Somministrato in gocce in pazienti affetti da questa patologia, prevede di ripristinare i proessi di guarigione dell’occhio, andando a riparare il danno alla cornea e contrastando la progressiva perdita della vista.  Questo innovativo farmaco potrà essere utilizzato anche per afforntare altre patologie oculari gravi, come il glaucoma, e forme di degenerazioni retiniche congenite, quale la retinite.

Si tratta di una grande rivoluzione medica, poichè fino ad oggi non esisteva un trattamento efficace per il trattamento della cheratite neutrofica. Una malattia invalidante, spesso di difficile diagnosci, che colpisce meno di 5 persone su 10.000 nel mondo, e, per la sua bassa incidenza, è definita rara. Come spesso sottolineano i ricercatori, però, ad essere rare sono le malattie, non i malati, e oggi si contano oltre due milioni di persone affette da questa patologia. “L’origine della cheratite neurotrofica è legata a un danno al nervo trigemino, uno dei nervi responsabili dell’integrità anatomica e funzionale dell’occhio, che può condurre alla perdita di sensibilità corneale e proprio per la ridotta sensibilità corneale spesso il paziente non presenta sintomi nelle fasi iniziali” ha spiegato Leonardo Mastropasqua, Direttore del Centro Nazionale di Alta Tecnologia in Oftalmologia, Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara.

Photo Credits: Wikipedia / Pixabay

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