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NAPOLI, VIOLENTA MAREGGIATA RIEMPIE LA SPIAGGIA DI PLASTICA: GRUPPI DI VOLONTARI PER PULIRLA

Non c’è nulla da fare: ad ogni nostra azione sconsiderata, corrisponde una conseguenza ambientale. Questo è un mantra che dovremo far nostro una volta di più durante il nuovo anno, sperando di osservare un miglioramento della cultura ecologica. Il disinteresse non sarà più ammesso: i rischi sarebbero davvero troppo alti. L’inquinamento esiste eccome: quando tendiamo a dimenticarci di lui, basta niente e il questo si ripresenta in tutta la sua inclemenza. Sul litorale di Napoli ad esempio, qualche giorno fa si è abbattuto un forte vento di Libeccio. Questo ha provocato una mareggiata, che ha riversato sulla spiaggia chili e chili di plastica provenienti dal mare.


Quello dell’inquinamento dei mari è uno dei problemi che, purtroppo, affligge le nostre generazioni. Nulla di sorprendente: una mareggiata restituisce esclusivamente la plastica che l’uomo ha, stupidamente, gettato in acqua.

 

Per un mare senza munnezz

Come anticipato infatti questi eventi hanno una loro interpretazione filosofica che – in maniera paradossale – potrebbe essere intesa in senso positivo. Se infatti mare e vento fossero capaci di restituire all’uomo ogni grammo di plastica presente nell’acqua con una mareggiata potremmo rimediare sul serio ai nostri errori. Purtroppo invece la gran parte di questi materiali antropici rimangono sui fondali, alterando gli equilibri naturali ed inficiando sulla biodiversità.

Come detto negli scorsi giorni il celebre Lido Mappatella è stato invaso da una moltitudine di rifiuti: tra questi ci sono cassette della frutta, giocattoli ed i must come buste della spesa, tappi e bottiglie di plastica. La cittadinanza si è mostrata sensibile alla questione, organizzando prontamente un servizio di volontariato coordinato dalle associazioni ambientaliste.

Una raccolta sommaria dunque è già avvenuta, ma occorre certamente una bonifica disposta dalle autorità competenti. Questa necessita di essere celere, in quanto la plastica portata dalla mareggiata potrebbe tornare in acqua da un momento all’altro, inficiando una volta di più sulle condizioni del litorale partenopeo.

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