
La presenza di ansia e depressione ha un impatto significativo sulla risposta alle terapie anticancro e sulla sopravvivenza dei pazienti oncologici. Questo è quanto emerso da uno studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine, che ha coinvolto 227 pazienti affetti da tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato, sottoposti a immunoterapia. I risultati hanno rivelato che tra coloro che manifestavano distress emozionale, solo il 46% era vivo dopo due anni, in confronto al 65% di chi non presentava tali problematiche. Per affrontare la carenza di psicologi specializzati in oncologia, presenti in Italia solo nel 20% delle strutture sanitarie, è stata lanciata oggi a Milano la piattaforma “In buona salute”, la prima iniziativa online dedicata alla psiconcologia per pazienti, caregiver e operatori.
Il ruolo del supporto psiconcologico
Gabriella Pravettoni, dell’Istituto Europeo di Oncologia e docente all’Università di Milano, sottolinea che oltre il 50% dei pazienti oncologici sperimenta livelli significativi di distress emozionale. Questo fenomeno influisce negativamente sulla qualità della vita, sull’aderenza ai trattamenti e, di conseguenza, sulla sopravvivenza. La piattaforma “In buona salute” offre risorse e supporto emotivo, con un ciclo consigliato di 10 sedute online di 50 minuti ciascuna. Pravettoni afferma che iniziative di questo tipo possono fornire un aiuto concreto e personalizzato per chi affronta il tumore, attraverso percorsi di cura psicologica mirati al miglioramento del benessere mentale in ogni fase della malattia.
Le difficoltà nella gestione del distress emozionale
Secondo Pravettoni, i risvolti psicologici derivanti da una diagnosi oncologica sono spesso trascurati rispetto alle esigenze cliniche immediate. Le difficoltà dei medici a trattare questi argomenti durante le visite, spesso a causa della mancanza di tempo, e la riluttanza dei pazienti a parlarne rendono la situazione complessa. Anche quando il distress viene riconosciuto, gestirlo nella pratica clinica risulta complicato, poiché non esistono modelli di valutazione e intervento universalmente applicabili.
Impatto della depressione sulla terapia oncologica
Lucia Del Mastro, direttrice della Clinica di Oncologia Medica dell’Ospedale San Martino di Genova, ha condotto uno studio retrospettivo sul grado di accettazione della chemioterapia adiuvante in donne con carcinoma mammario. Tra le pazienti con depressione che non avevano richiesto supporto psicologico, solo il 51% ha accettato di sottoporsi al trattamento. L’associazione tra sintomi depressivi e riduzione della sopravvivenza può derivare non solo dalla scarsa aderenza alle terapie, ma anche dalla risposta allo stress cronico e dai meccanismi immunitari coinvolti. Del Mastro sottolinea l’importanza di riconoscere il ruolo dello psiconcologo all’interno del team multidisciplinare, evidenziando la necessità di informare meglio i pazienti riguardo ai servizi disponibili.
Le sfide psicologiche delle pazienti oncologiche
Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia, evidenzia come le donne affrontino numerosi problemi psicologici dalla diagnosi, inclusi stress, disturbi d’ansia, depressione e difficoltà nelle relazioni familiari e di coppia. D’Antona sostiene che lo psiconcologo dovrebbe essere presente sin dall’inizio in ogni colloquio con l’oncologo. La sua associazione sta lavorando per superare le attuali limitazioni e per rispettare le linee guida europee che prevedono la presenza dello psiconcologo in tutte le Breast Unit. La disponibilità di una piattaforma online con professionisti specializzati è vista come un passo positivo in questa direzione.