Inquinamento

“Allerta rossa per inondazioni”: per chi abita in queste zone d’Italia sarà un disastro ambientale

Le proiezioni sul futuro del clima si fanno sempre più preoccupanti. A farne le spese saranno gli abitati di alcune specifiche zone d’Italia.

Il cambiamento climatico è una delle maggiori sfide globali del nostro tempo, con effetti sempre più visibili e preoccupanti. Tra questi, l’innalzamento del livello del mare rappresenta una minaccia diretta per molte aree costiere del mondo, Italia inclusa. Le previsioni scientifiche indicano che nei prossimi decenni il nostro Paese potrebbe affrontare conseguenze devastanti.

Uno studio recente ha evidenziato come alcune regioni italiane potrebbero subire inondazioni catastrofiche entro i prossimi 200 anni. L’impatto di tali eventi, oltre a trasformare il paesaggio, causerebbe anche danni enormi alle infrastrutture, alle abitazioni e alle economie locali, con milioni di persone potenzialmente costrette a lasciare le proprie case.

L’allerta rossa si alza sempre più: alcune zone italiane sono davvero a rischio

Secondo un report di Climate Central l’innalzamento del livello del mare, alimentato dal riscaldamento globale, potrebbe sommergere vaste aree dell’Italia. Le aree maggiormente a rischio includono il Delta del Po, Venezia, Monfalcone (in Friuli Venezia Giulia), Ravenna e Rimini. Queste zone, conosciute per la loro bellezza e valore storico, potrebbero finire sotto il livello del mare entro due secoli, se le emissioni di gas serra non verranno ridotte drasticamente.

In Toscana, anche le zone costiere da Marina di Carrara a Livorno, includendo parti dell’entroterra di Pisa e la provincia di Grosseto, sono identificate come particolarmente vulnerabili. Il Lazio compare nella lista con le aree di Montalto Marina, Fiumicino, Ostia, Ardea e la provincia di Latina, che potrebbero subire inondazioni devastanti.

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Uno studio prevede che entro 200 anni molte aree costiere italiane potrebbero essere sommerse – biopianeta.it

Le zone vicine a Pompei e la costa da Salerno ad Agropoli sono anch’esse a rischio, così come le coste del golfo del Mar Ionio, insieme a parti delle coste pugliesi e calabresi. In Sicilia, città come Catania e aree fino ad Agnone Bagni potrebbero essere sommerse dalle acque.

Secondo gli esperti, il fenomeno dell’innalzamento del mare è causato dal riscaldamento globale, che ha già fatto aumentare il livello del mare di circa 20 centimetri dal 1880. Questo tasso sta accelerando a causa della maggiore concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera.

Anche se le emissioni globali dovessero stabilizzarsi, l’effetto prolungato della CO2 potrebbe far aumentare il livello del mare di circa 1,9 metri nei prossimi secoli. Questo incremento è dovuto principalmente allo scioglimento dei ghiacci e all’espansione termica delle masse acquee. Ecco perché la lotta al riscaldamento globale deve essere una priorità assoluta.

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