Salute e benessere

Lavarsi i denti in questo modo potrebbe allontanare il rischio di demenza: lo studio

Secondo un recente studio, lavarsi in modo corretto i denti potrebbe allontanare il rischio di demenza. Ecco cosa bisognerebbe fare.


La pulizia dei denti è fondamentale per allontanare i batteri e per evitare la formazione del tartaro. Nell’attuale epoca lo strumento che garantisce un’ottima pulizia dentale è senza dubbio lo spazzolino. Quest’ultimo è inoltre formato da una serie di varianti, ci sono infatti gli spazzolini manuali, elettrici e ortodontici. Tuttavia, questo preziosissimo strumento possiede anche una lunghissima storia alle spalle. Gli storici, ad esempio, affermano che il primo spazzolino risalga addirittura a 400 anni fa.

Va inoltre ricordato che anche prima del 1.600 si cercava di curare la propria igiene orale attraverso dei bastoncini da masticare. In modo particolare, i denti venivano ripuliti masticando rami, radici o persino ossa di animali. Oggi, la moderna tecnologia ha completamente rivoluzionato il mondo odontoiatrico.

Allontanare la demenza lavando correttamente i denti

Gli esperti dentisti hanno recentemente affermato che è estremamente importante anche la modalità con cui si lavano i denti. In base agli ultimi studi, la scarsa igiene potrebbe infatti portare alla demenza. Com’è possibile tutto questo?

Innanzitutto, bisogna ricordare che esiste una correlazione tra la salute dei denti e le capacità cognitive. Il professore Chia-Shu Lin dell’Università nazionale Yang Ming Chiao Tung di Taiwan, in collaborazione con il suo team, ha studiato dettagliatamente la salute orale e la disfunzione cognitiva. I risultati ottenuti dalla sua ricerca affermano quindi che la demenza peggiora quando i pazienti non riescono più a prendersi cura di se stessi.

pulizia dei denti e demenza
Esiste una correlazione tra la salute dei denti e le capacità cognitive – biopianeta.it

In altre parole, più non ci si lava i denti in modo corretto e più la malattia avanza. La salute dentale e le capacità cognitive sono dunque concatenate, ciò significa che l’individuo rischia di entrare in un circolo vizioso. Va inoltre sottolineato che l’ottima pulizia dei denti non elimina le probabilità che la demenza possa sopraggiungere, ma può rallentare il suo peggioramento. Negli Stati Uniti ci sono circa 5,8 milioni di persone che soffrono di Alzheimer e di demenza, mentre coloro che hanno malattie gengivali solo il 68% degli over 65.

Una delle malattie gengivali che colpisce solitamente i pazienti si chiama parodontite, ed è sostanzialmente una placca piena di batteri che si accumula tra i denti. Gli scienziati hanno scoperto che il batterio porphyromonas gingivalis, che causa la parodontite, è stato trovato anche nel cervello degli individui che soffrono di Alzheimer. Questo particolare batterio si è quindi formato tra i denti, a causa della scarsa igiene, e in seguito si è recato addirittura nel cervello. Tuttavia, i ricercatori non possono ovviamente dire con assoluta certezza che la parodontite porta la demenza, ma sicuramente può accelerarla.

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