Curiosità

Onda anomala improvvisa, trema l’Europa: come si forma e cosa fare per salvarsi

Recentemente, il continente europeo si è scoperto vulnerabile alle onde anomale: migliaia di persone temono per la propria incolumità.

La Terra è costellata di fenomeni potenzialmente catastrofici, uno dei quali è rappresentato dalle onde anomale. Queste ultime possono causare enormi danni alle infrastrutture e alle case di migliaia di persone. E non solo: nel corso della storia hanno provocato addirittura centinaia di migliaia di morti. Uno degli esempi più ricorrenti è quello verificatosi a Fukushima: nel 2011 un’onda anomala colpì la città giapponese e uccise oltre 10.000 persone.

Tuttavia, l’onda anomala più grande del mondo è stata rilevata nel 2007 nelle vicinanze dell’Isola di Taiwan. In quella circostanza, il tifone Krosa ha generato un’onda anomala alta ben 32.3 metri. Ovviamente, non si può non ricordare l’enorme onda che ha investito le bellissime Isole Maldive nel 2004, in cui morirono circa 230.000 persone.

La formazione delle onde anomale

Tutti conoscono i danni causati dalle temibili onde anomale, che improvvisamente possono colpire un centro abitato collocato a pochi passi dalla costa. Qual è allora l’origine di questi fenomeni? Innanzitutto, bisogna ricordare che questa tipologia di onde nasce in mare aperto e, successivamente, può indirizzarsi verso la terraferma. Per la precisione, la loro formazione avviene quando si scontrano due o più onde e le loro creste si allineano, generando un’unica onda più grande. Solitamente, queste onde gigantesche si generano dopo una scossa sismica nata nelle profondità degli oceani o dal forte vento causato da un uragano.

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Onde anomale: come si formano e come salvarsi – biopianeta.it

Non a caso l’onda anomala che investì le Maldive nel 2004 fu causata proprio da un terremoto. Inoltre, le onde possono accrescere la loro altezza quando incontrano un ostacolo sotto la superficie del mare, come ad esempio una barriera corallina o una piccola montagna subacquea.

Tuttavia, in mare aperto le onde possono raggiungere i 4-6 metri di altezza e progressivamente crescere fino a toccare i 10-15 metri. Talvolta, raggiungono addirittura i 20-30 metri. Ad ogni modo, i pericoli sono innumerevoli, in particolar modo per le imbarcazioni presenti in mare durante la formazione delle onde anomale.

Infatti, il 3 marzo 2010 una nave da crociera lunga 207 metri e pesante 41.000 tonnellate fu colpita da un’onda spaventosa. Per la precisione, l’imbarcazione stava navigando da Barcellona a Genova mentre imperversava una mareggiata. Improvvisamente, un’onda anomala investì la nave e frantumò alcune vetrate, causando la morte di due persone. Qual è allora la causa di questo tragico evento? Secondo gli esperti, l’onda anomala fu generata dal “mare incrociato”, cioè da una serie di onde provenienti da varie direzioni che si scontravano tra di loro.

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