Salute e benessere

Nuova tecnica per curare il cancro potrebbe stravolgere il mondo della medicina

La scienza fa continuamente passi avanti per combattere il cancro. Arriva infatti una nuova tecnica che potrebbe essere rivoluzionaria.

Un tumore, detto anche cancro, è una proliferazione di cellule che si infiltrano in organi, apparati e tessuti, alterandone la struttura e il funzionamento. I tumori si dividono in tumori solidi, caratterizzati quindi da una massa di tessuto cellulare, e tumori del sangue, come linfomi, mielomi e leucemie. I tumori solidi possono poi diffondersi, dando vita a metastasi.

Il tumore del fegato, in particolare, è provocato dalla proliferazione incontrollata di cellule all’interno dell’organo. Di solito per curare questo tipo di cancro, se non è operabile, si ricorre a varie tecniche come chemioterapia, radioterapia, trapianto, termoablazione. Quando è operabile si cerca di asportare tutto il tessuto malato. Ma la battaglia contro questo tipo di cancro accoglie un nuovo alleato: l’istotripsia. Con l’approvazione recente della FDA, questa tecnologia all’avanguardia, sviluppata all’Università del Michigan, potrebbe cambiare radicalmente il nostro approccio alla malattia.

Una nuova tecnica per la cura del cancro al fegato

Come abbiamo detto per curare questo tumore si ricorre a chemio, radio e operazioni. Queste cure però hanno tutte degli effetti collaterali abbastanza gravosi. Questa nuova tecnologia utilizza onde sonore mirate per formare vere e proprie “microbolle” all’interno del tumore. La forza generata dalla formazione e dal collasso di queste bolle disintegra la massa tumorale, lasciando al sistema immunitario il compito di pulire i detriti.

nuovo trattamento per cancro al fegato
Il nuovo trattamento per la cura del cancro al fegato potrebbe essere rivoluzionario. (biopianeta.it)

A differenza della radioterapia, che colpisce tutto ciò che si trova nel suo percorso, l’istotripsia è molto più selettiva. Concentrare l’azione esclusivamente sul tumore rende il trattamento molto meno invasivo. Inoltre riduce i rischi di danni ai tessuti sani circostanti. Gli studi preclinici sui roditori hanno mostrato che con l’istotripsia il sistema immunitario impara a identificare le cellule tumorali come minacce.

Questo potrebbe aiutare a combattere il tumore iniziale. E potrebbe anche attivare una risposta immunitaria naturale contro il cancro. Due piccioni con una fava: distruggere il tumore e addestrare il sistema immunitario a riconoscerlo come nemico.

L’istotripsia è ancora nelle sue fasi iniziali di utilizzo clinico, ma i risultati fanno ben sperare. Potremmo essere sulla via di terapie che possono trattare tumori in tutto il corpo e, chissà, forse anche trovare una cura generale. Insomma la nostra fiducia nella medicina cresce sempre più. Possa la nostra speranza essere quella che un giorno ci sarà una cura definitiva per queste malattie terribili.

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