Curiosità

Condizionatore in estate, la nuova scoperta che spiazza tutti

Di recente è stata fatta un’importante scoperta sul condizionatore, che sta sorprendendo tantissime persone. Ecco di cosa si tratta.

Il famoso apparecchio, chiamato condizionatore d’aria” ha letteralmente rivoluzionato la storia e la società moderna, grazie alla possibilità di continuare ad avere un’aria fresca anche in estate. Ma qual è l’origine di questa macchina? Il primissimo apparecchio in grado di raffreddare l’aria nacque nel 1886, grazie ad un brevetto realizzato da Lewis Latimer. Tuttavia, il termine “aria condizionata” fu inventato da Stuart Warren Cramer, dopo uno studio approfondito sull’umidità e la temperatura dell’aria.

Successivamente, altri inventori e ingegneri perfezionarono i primi brevetti e crearono dei modelli sempre più tecnologici, come ad esempio il sistema per deumidificare l’aria. Quest’ultimo fu testato per la prima volta in una tipografia di Brooklyn, in cui la carta veniva spesso rovinata dall’umidità.

Nuova scoperta sul condizionatore

Durante la stagione estiva, soprattutto nei giorni di grande afa, la maggior parte delle persone accende il climatizzatore, con l’obiettivo di poter avere finalmente una giornata più fresca. Altri, invece, lasciano addirittura l’apparecchio acceso anche quando escono di casa. Tuttavia, alcuni affermano che non bisognerebbe mai lasciarlo in funzione quando si esce, poiché i consumi lieviterebbero. Ma è vero che ci sarebbe un grande risparmio, se il condizionatore venisse spento quando in casa non c’è nessuno? Un team di ingegneri dell’Università del Colorado ha provato a rispondere a questa domanda. In modo particolare, una ricercatrice ha affermato che mediamente in una casa entra un’unità di calore ogni ora, fino al raggiungimento dell’equilibrio termico con l’esterno dell’edificio.

nuova scoperta sul condizionatore
Quante ore accendere il condizionatore – Biopianeta.it

In altre parole, se all’interno della casa la temperatura è più bassa rispetto all’esterno, allora il calore proveniente dall’esterno inizierebbe a fluire nell’edificio attraverso il riscaldamento delle pareti. Perciò, il calore interno aumenterebbe ogni ora di un’unità, fino al momento in cui la temperatura interna sarebbe uguale a quella esterna.

Ciò significa che se in casa sono entrate 8 unità di calore in circa 8 ore, il condizionatore dovrà impiegare altre 8 ore per raffreddare queste 8 unità di calore. Inoltre, gli ingegneri per approfondire questo studio hanno utilizzato un software creato appositamente per questo, nel quale hanno inserito dei dati per creare degli scenari ipotetici.

Il primo scenario è il seguente: in una casa di 110 metri quadri c’è un condizionatore che rimane acceso tutta la giornata, precisamente alla temperatura di 24,4 gradi. Nel secondo scenario, invece, c’è un condizionatore spento da 8 ore, e la temperatura interna della casa ha raggiunto i 31,6 gradi. Infine, nel terzo scenario l’apparecchio è stato spento per 4 ore, e la temperatura interna ha toccato i 31,6 gradi.

Quali sono stati i risultati? I ricercatori hanno dichiarato che se il condizionatore rimane spento per molte ore, quando ad esempio si esce di casa, si ha un notevole risparmio rispetto allo scenario in cui l’apparecchio rimane sempre acceso. Tuttavia, si consiglia anche di lasciarlo spento per circa 8 ore, anziché 4, perché il risparmio sarebbe molto più elevato.

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