Quando pensiamo all’estate, nella nostra testa il primo pensiero è rivolto al mare. La fortuna dell’essere italiani è anche questa: vivere su una penisola significa essere contornati di spiagge. Se poi queste sono di una qualità stratosferica, come la maggior parte di quelle del nostro paese, tanto meglio.
Ma l’estate non è solo questo. Facendo riferimento ai cinque sensi, possiamo dire che l’odore di una braciolata non può che ricordarci questo periodo. Per il tatto sceglieremmo sicuramente la sabbia, mentre per l’udito senza alcun dubbio il canto delle cicale. Nella zona mediterranea infatti, soprattutto nei pressi delle pinete, questi piccoli insetti sono soliti farci ascoltare la loro voce.
Quante sono?
In questo momento però, un’altra zona del mondo sta affrontando una vera e propria invasione di cicale. Parliamo della regione orientale degli Stati Uniti, letteralmente presa d’assalto da alcuni miliardi di questi insetti.
Si tratta di una variante abbastanza particolare: vengono chiamate “cicale periodiche“, a causa della loro vita particolarmente duratura. Passano almeno 13 anni sotto terra cibandosi di radici, per poi salire sulle chiome degli alberi cantando ininterrottamente per moltissime ore.
“Nella loro fase adulta vivono da due a quattro settimane, e gli esemplari maschi sono piuttosto rumorosi: producono il classico cicaleccio facendo vibrare le membrane sull’addome per corteggiare le femmine “
Il periodo di vita sotterranea varia tra i 13 ed i 17 anni, il che fa di loro una delle specie più longeve nel mondo degli insetti. Una previsione della Virginia Tech, parla di circa un milione e mezzo di cicale ogni quattromila metri quadrati nella zona compresa tra Virginia e Carolina del Nord.
