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ENTRO IL 2100 IL MAR ADRIATICO SALIRA’ DI ALMENO 30 CM

È risaputo che lo scioglimento dei ghiacci, soprattutto quelli della fascia artica, influisce in maniera sostanziosa al cambiamento climatico. Il fatto che si sciolgano ad una velocità anormale, inficia completamente i processi naturali, lasciando strascichi in ogni dove. Il più visibile dall’occhio umano è quello dell’innalzamento medio del livello del mare.


Si tratta di un problema non da poco. Vi basti pensare che per ogni centimetro di innalzamento del livello marino, circa 6 milioni di persone in tutto il mondo, abitanti delle coste, rischiano di ritrovarsi con le abitazioni sommerse.

Ma alcune ricerche dimostrano che non si tratta di un problema dei soli oceani. Se fosse stato così, egoisticamente, l’Italia non ne avrebbe risentito. Secondo alcuni studi il Mar Adriatico nei prossimi ottanta anni, alzerà il suo livello medio di almeno 30 cm, se non addirittura 50.

L’italia corre un grosso rischio

Come detto dunque il rischio esiste anche per il nostro Stivale. Un innalzamento di almeno 30 cm significherebbe la scomparsa definitiva della città di Venezia, che già sta pagando con gli interessi le conseguenze di questo processo. Inoltre il fatto che gran parte della città sia stata progettata molti secoli fa, non fa altro che avvicinare il momento della sua scomparsa.

In questo senso la città di Rimini è voluta correre immediatamente ai ripari. Il sindaco infatti ha deciso di approvare un progetto dal costo imponente per anticipare le disastrose conseguenze: saranno stanziati circa 35 milioni di euro per l’innalzamento della “nuova passeggiata”. Il viale in questa maniera raggiungerà quasi i 3 metri sopra il livello odierno. Un’elevazione di circa 80 cm che potrebbe essere però cruciale.

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