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Green economy: le imprese femminili sono le più sostenibili

Le imprese femminili green rappresentano il 30 per cento del terziario, contro il 24 per cento di quelle maschili: secondo il rapporto di GreenItaly 2017, quelle in rosa sono le aziende in cui si presta maggiore attenzione alla sostenibilità


Quando l’azienda è in rosa è anche più sensibile all’ambiente: lo confermano i dati esposti nel rapporto GreenItaly 2017, elaborato insieme a Fondazione Symbola-Unioncamere e le stime di Si.Camera, secondo cui le imprese femminili sono quelle che mostrano una maggiore attenzione verso i temi della sostenibilità ambientale. Le aziende guidate da donne sarebbero quelle in cui c’è una maggiore sensibilità insieme alla propensione ad adottare politiche rivolte all’ambiente.

Dal 2010 al 2017 infatti il 30,2 per cento delle imprese femminili del terziario ha investito in prodotti e tecnologie sostenibili, contro il 24,3 per cento delle imprese guidate da un uomo. Il settore terziario, per la varietà di attività e servizi che include, è quello in cui le donne investono maggiormente, forse anche per una maggiore propensione a produrre benessere per il futuro. Un dato confermato da uno studio del 2014 condotto dall’Università di Berkley da cui emergeva che le imprese in cui sono le donne a ricoprire ruoli importanti ad avere migliori performance, tra cui maggiori scelte orientate alla green economy.

Un investimento che a quanto pare premia anche con la crescita costante delle imprese femminili, in crescita costante secondo i dati riferiti dall’Osservatorio per l’imprenditoria femminile di Unioncamere e InfoCamere: le aziende in rosa costituiscono il 21,86 per cento del totale delle imprese, ovvero oltre un milione e 330 mila, con un trend in aumento di 10 mila aziende in più all’anno. Il futuro dell’ambiente quindi, più che green, è decisamente rosa!

Photo credit: Pixabay.it

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