Salute e benessere

Se la dieta è giusta ce lo dirà un micro-computer. Da ingoiare

Si ingoiano come una pillola e potranno controllare l’andamento della dieta e lo stato di salute dell’intestino: i primi esperimenti in Australia


L’alternativa a continui controlli da parte del nutrizionista, oltre a esami diagnostici invasivi come la colonscopia, arriva dall’Australia e consiste in un mini-computer da ingoiare, in grado di monitorare l’andamento della dieta e i problemi relativi all’apparato digerente; dare informazioni sullo stato di salute e giudicare se la dieta che si sta seguendo è adeguata o meno, in base a ciò che viene rilevato. Simili ad una pillola, in futuro il nuovo dispositivo potrebbe controllare la digestione e i problemi ad essa relativi grazie a sensori di temperatura, trasmettitori a radiofrequenza e batterie che lo rendono in tutto simile ad un computer in grado di inviare dati a tablet e smartphone in tempo reale.

Il dispositivo di controllo della dieta “dall’interno” è stato messo a punto dai ricercatori del Royal Melbourne Institute of Technology (Rmit) dell’Università di australiana di Melbourne, coordinati da Kourosh Kalantar-zadeh; i risultati dei primi esperimenti, condotti su sette volontari sani, sono stati pubblicati sulla rivista Nature Electronics. I primi dati hanno indicato tra l’altro la presenza di un nuovo meccanismo di difesa immunitaria dell’apparato digerente; i micro-computer permettono infatti di “annusare” le molecole di gas dell’apparato digerente, ottenendo così preziose informazioni sulla salute dell’individuo.

I dati raccolti hanno mostrato che lo stomaco umano produce delle sostanze ossidanti con la funzione di combattere gli eventuali agenti estranei: una sorta di meccanismo di protezione che potrebbe essere considerato come un nuovo meccanismo immunitario mai considerato sino ad ora. I micro-computer, ora ancora in fase di sperimentazione, così potrebbero passare da essere semplici dispositivi per il monitoraggio della dieta ad aiuti concreti per lo studio di alcune malattie intestinali e addirittura delle forme di cancro.

Photo credit: Pixabay.it

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