
Giacimento di terre rare tra le ceneri di rifuti negli Stati Uniti, incredibile scoperta (biopianeta.it)
Ricercatori dell’Università del Texas hanno scoperto un giacimento di terre rare nelle ceneri di carbone statunitensi, vale 8,4 miliardi.
Questa scoperta potrebbe migliorare l’indipendenza mineraria degli Stati Uniti, riducendo la dipendenza dalla Cina. Una scoperta significativa da parte dei ricercatori dell’Università del Texas ad Austin potrebbe cambiare radicalmente il panorama delle risorse minerarie e la gestione dei rifiuti industriali negli Stati Uniti.
Secondo uno studio recentemente pubblicato su Springer Nature, le ceneri di carbone accumulate nel paese contengono un giacimento stimato di circa 11 milioni di tonnellate di terre rare, elementi cruciali per una vasta gamma di tecnologie moderne, tra cui veicoli elettrici, turbine eoliche, smartphone e dispositivi informatici.
Un tesoro nascosto nel sottosuolo
Le ceneri di carbone, prodotto di scarto della combustione del carbone, si sono rivelate una fonte inaspettata e preziosa. I ricercatori hanno calcolato che la quantità di terre rare presente in queste ceneri ha un valore commerciale di circa 8,4 miliardi di dollari (circa 7,3 miliardi di euro), un valore quasi otto volte superiore alle attuali riserve ufficiali degli Stati Uniti. Tra gli elementi identificati nel materiale di scarto vi sono lantanio, cerio, neodimio, praseodimio, gadolinio, terbio e disprosio, tutti essenziali per l’industria tecnologica grazie alle loro straordinarie proprietà magnetiche e chimiche.
Bridget Scanlon, coautrice dello studio, ha sottolineato come questa scoperta rappresenti un classico esempio di “da rifiuto a risorsa”. Questo è particolarmente significativo poiché la combustione del carbone separa già i minerali dalla matrice originaria, semplificando notevolmente il processo di estrazione rispetto ai metodi tradizionali che comportano costi energetici e ambientali elevati.

Lo studio ha anche rivelato che la concentrazione di terre rare nelle ceneri di carbone varia significativamente a seconda della regione. Ad esempio, nel bacino degli Appalachi è stata trovata una concentrazione media di 431 mg/kg, ma solo il 30% di questi elementi è facilmente estraibile. Al contrario, nella Powder River Basin la concentrazione media risulta inferiore, a 264 mg/kg, tuttavia il 70% degli elementi può essere recuperato, rendendo questa area particolarmente promettente per un’estrazione su larga scala.
Queste differenze nella composizione chimica delle ceneri sono cruciali per determinare quali giacimenti possano risultare più economicamente sostenibili per lo sviluppo. I ricercatori avvertono che, sebbene il potenziale sia significativo, la strada verso un’applicazione industriale su vasta scala è ancora lunga. Tuttavia, tale opportunità potrebbe rappresentare un passo fondamentale per ridurre la dipendenza degli Stati Uniti dalle importazioni di terre rare, attualmente dominate dalla Cina, che possiede circa la metà delle riserve mondiali conosciute.
Opportunità strategica per l’indipendenza mineraria
La scoperta delle terre rare nelle ceneri di carbone non è solo una questione di volume, ma anche di sostenibilità. In un contesto globale in cui la sostenibilità è diventata una priorità, riutilizzare i rifiuti esistenti per l’estrazione di elementi critici offre un doppio vantaggio: non solo consente di recuperare materie prime preziose, ma contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti industriali.
Attualmente, la Cina continua a dominare il mercato globale con circa 44 milioni di tonnellate di terre rare, ma questa nuova risorsa americana potrebbe segnare un’importante svolta verso una maggiore autonomia nella catena di approvvigionamento. L’estrazione sostenibile e il recupero di terre rare dalle ceneri di carbone potrebbero non solo fornire un’alternativa alle importazioni, ma anche stimolare l’innovazione tecnologica e ridurre i costi complessivi associati all’approvvigionamento di queste risorse vitali.
Questa scoperta potrebbe avere un impatto significativo anche sullo sviluppo delle energie rinnovabili. Le terre rare sono essenziali per la produzione di magneti permanenti, utilizzati in turbine eoliche e motori di veicoli elettrici, che sono fondamentali per la transizione energetica globale. Con l’aumento della domanda di tecnologie verdi e sostenibili, la capacità di recuperare terre rare dalle ceneri di carbone potrebbe rappresentare una strategia chiave per sostenere questa transizione e promuovere un’economia circolare.
Quindi, mentre il mondo si muove verso un futuro sempre più tecnologico e sostenibile, la valorizzazione delle ceneri di carbone come fonte di terre rare potrebbe non solo offrire una nuova frontiera di approvvigionamento, ma anche contribuire a un modello di sviluppo più responsabile e rispettoso dell’ambiente.