
Il recente episodio di crisi del Papa ha sollevato preoccupazioni tra i medici riguardo alla possibilità di un aggravamento delle sue condizioni di salute. Nelle prossime 24-48 ore, i professionisti della salute monitoreranno attentamente il Pontefice per verificare eventuali segni di infezione polmonare o deterioramento della funzionalità respiratoria. Questo sviluppo è particolarmente rilevante dopo l’episodio di vomito, che potrebbe aver comportato l’inalazione di sostanze nei bronchi, con il rischio di complicazioni.
Timori per la polmonite ab ingestis
Il timore di una polmonite ab ingestis, causata dall’inalazione di residui alimentari, è concreto. Questo tipo di polmonite può compromettere i progressi ottenuti negli ultimi giorni, durante i quali il Papa ha lottato per recuperare dalla polmonite bilaterale che ha richiesto il suo ricovero al Policlinico Gemelli. A chiarire la situazione è stata la pneumologa Dagmar Rinnenburger, esperta nel campo delle cure palliative e della riabilitazione respiratoria, che ha operato a Roma presso la Fondazione S. Lucia IRCCS e nel reparto di sub intensiva respiratoria al San Camillo.
Rischi e valutazioni necessarie
La dottoressa Rinnenburger ha spiegato che, in caso di vomito, esiste il rischio che piccole quantità di cibo possano causare una polmonite ab ingestis. Una radiografia toracica sarà utile per determinare se sono state inalate quantità significative di residui. Tuttavia, potrebbero essere necessari alcuni giorni per valutare se piccole quantità abbiano effettivamente provocato ulteriori danni all’infezione polmonare già in atto.
Importanza dell’aspirazione e supporto respiratorio
In questo contesto, l’aspirazione del materiale inalato risulta cruciale. Successivamente, la fisioterapia respiratoria potrà contribuire a rimuovere secrezioni e detriti dalle vie aeree. Generalmente, il supporto respiratorio prevede l’uso di ossigenoterapia. Qualora si manifestasse una nuova forma di polmonite, sarà fondamentale avviare un trattamento antibiotico aggiuntivo, nel caso in cui la terapia attuale non risulti adeguata.