Curiosità

Prendersi cura degli animali, in Italia costa di più: prezzi alle stelle e salassi IVA

Prendersi cura degli animali domestici in Italia costa più che altrove. Per la nostra normativa, infatti, sono definiti beni di lusso.


Gli animali domestici sono membri preziosi delle nostre famiglie, portando gioia, compagnia e amore nelle nostre vite quotidiane. Tuttavia, accogliere un animale domestico nella propria casa comporta anche una serie di responsabilità e costi da considerare attentamente. In Italia, tutto questo, costa di più. Tutta colpa dell’IVA alle stelle.

Dal cibo alle cure veterinarie, mantenere un animale sano e felice richiede un impegno significativo di risorse economiche. Uno dei costi ricorrenti più evidenti nell’assistenza agli animali domestici è quello legato all’alimentazione. Ogni animale ha esigenze dietetiche specifiche, che possono variare in base alla specie, alla taglia e alla salute. Il cibo di alta qualità è fondamentale per la salute e il benessere dell’animale.

I proprietari devono pianificare di conseguenza il budget per l’acquisto di cibo adatto alle esigenze del loro amico peloso. Le cure veterinarie costituiscono un altro aspetto importante dei costi relativi agli animali domestici. Le visite regolari per controlli di routine, vaccinazioni e trattamenti antiparassitari sono essenziali per mantenere gli animali in salute e prevenire malattie.

Quanto costa prendersi cura di un animale domestico in Italia

Tuttavia, le spese veterinarie possono aumentare significativamente in caso di emergenze mediche o interventi chirurgici improvvisi. In tal senso, è importante avere un fondo di emergenza dedicato alla salute del proprio animale.

Costo cura animali domestici
Quanto costa prendersi cura di un animale domestico in Italia – (biopianeta.it)

Oltre al cibo e alle cure veterinarie, gli animali domestici richiedono una serie di accessori e beni di prima necessità per soddisfare le loro esigenze quotidiane. Questi possono includere letti, ciotole per il cibo e l’acqua, guinzagli, collari, giocattoli e, per i proprietari di cani e gatti, anche lettiera e sacchetti per la raccolta delle deiezioni. L’acquisto di questi articoli è essenziale per garantire il comfort e la sicurezza dell’animale domestico.

Tutto questo, in Italia, ha costi più alti che altrove. Attualmente, in Italia, l’Iva sulle prestazioni veterinarie è del 22%. Una percentuale significativamente più alta rispetto ad altre prestazioni mediche e sanitarie, che sono esenti da Iva. Questo scenario è piuttosto isolato in Europa, dove molti Paesi hanno adottato politiche fiscali più favorevoli per gli animali domestici e i loro proprietari. Ad esempio la Spagna ha recentemente ridotto l’Iva sui servizi veterinari dal 22% al 10%. Con la possibilità di ulteriori abbassamenti fino al 4%. 

In Italia, invece, le spese per gli animali domestici sono considerate beni di lusso e sono soggette a una tassazione elevata. Questo include non solo le prestazioni veterinarie. Ma anche il cibo, i farmaci e gli accessori per animali domestici, che sono soggetti all’Iva al 22%.

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