Ambiente

Le microplastiche sono arrivate anche nei ghiacciai italiani: gli effetti devastanti sui fiumi e i laghi nostrani

Le pericolose microplastiche sono recentemente arrivate anche nei ghiacciai italiani e in molti fiumi e laghi. Ecco quali sono le conseguenze.

Uno dei problemi più importanti dell’attuale epoca è senza dubbio rappresentato dalle microplastiche. Queste ultime sono in realtà delle piccolissime particelle di plastica, le cui dimensioni non superano i 5 mm. Talvolta, raggiungono addirittura i 5 micrometri, o in alcuni casi anche delle dimensioni inferiori. Queste sostanze dannose per l’ambiente si trovano purtroppo dappertutto: nei mari, nei fiumi, nel cibo, negli esseri viventi e persino sulle nuvole.

Come è possibile tutto questo? Innanzitutto, bisogna ricordare che la maggior parte delle microplastiche viene versata nel mare, ciò significa che gli animali marini la ingeriscono involontariamente. Di conseguenza, gli esseri umani assimilano il microscopico materiale plastico dopo aver mangiato pesci e crostacei.

Le microplastiche raggiungono i ghiacciai italiani

Gli ultimi studi hanno dimostrato che le microplastiche si trovano soprattutto nelle bottiglie dell’acqua. I ricercatori puntano ovviamente il dito contro i laghi inquinati e i depuratori dell’acqua, che rilascerebbero le microscopiche particelle. L’Egitto, l’Italia e la Turchia versano inoltre il maggior quantitativo di plastica nel Mediterraneo. Per la precisione, rilasciano nell’acqua ben 132.000 tonnellate di plastica all’anno. I tre paesi sono quindi responsabili del 50% dell’inquinamento da materiale plastico nel Mediterraneo. Alcuni scienziati hanno recentemente scoperto che le dannose particelle sono arrivate anche sui ghiacciai italiani.

allarme microplastiche sui ghiacciai
Le microplastiche si trovano anche nelle bottiglie d’acqua – biopianeta.it

In modo particolare, hanno rinvenuto delle tracce sui giganti di ghiaccio dei Forni e del Miage, che sono dei ghiacciai situati sulle Alpi. I campioni, prelevati da Greenpeace Italia e studiati dall’Università di Milano e del Piemonte Orientale, presentano infatti un’alta contaminazione. Per la precisione, le microplastiche sono presenti nell’80% dei campioni raccolti sul Ghiacciaio dei Forni e nel 60% di quelli prelevati sul Ghiacciaio del Miage. Secondo gli esperti, questa è la prova che la plastica sta conquistando il mondo intero e alterando i delicati ecosistemi.

Greenpeace Italia ha inoltre dichiarato che continuerà a monitorare i livelli di microplastiche nei ghiacciai, soprattutto per capire l’origine del problema. Tuttavia, alcuni ipotizzano che gli impianti sciistici potrebbero causare una notevole dispersione di materiale plastico. L’attrezzatura e l’equipaggiamento utilizzato dagli sciatori rilascerebbero infatti fibre e frammenti dannosi per l’ambiente.

E non solo: in alta montagna vengono anche rilasciati gli imballaggi alimentari, che porterebbero altri rifiuti in circolazione. Per quanto riguarda la salute dei ghiacciai alpini, il Miage ha perso ben 23 metri di spessore e 100 miliardi di litri di acqua tra il 2008 e il 2022. Altri ghiacciai si sono invece ridotti del 15%, precisamente di 9 centimetri al giorno durante il mese di agosto.

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