L’ossessione per la salute e soprattutto per la dieta fa male alla salute: lo dice la scienza
Al giorno d’oggi vige una sorta di ossessione per la salute e le diete. E che, come tutte le ossessioni, non è per nulla salutare.
Un conto è curarsi della propria salute, un altro è idolatrarla. Elevare la conservazione della salute fisica a assoluto rischia di generare mostri, che si presentano regolarmente sotto la forma di ideologie assolutistiche e fanatiche.
Nel caso della salute elevata a idolo abbiamo il salutismo, uno dei tanti «ismi» che non fanno bene all’uomo. E nemmeno alla salute, perché l’idolo in fin dei conti non fa che distruggere l’oggetto che viene idolatrato, anch’esso sacrificato sul suo altare. Gli idoli, si sa, sono piuttosto sanguinari: reclamano sacrifici, vogliono essere adorati.
Ossessione per la salute, perché fa male alla salute stessa
Che l’ossessione salutista faccia male alla salute è precisamente la denuncia – o la provocazione se vogliamo – che giunge dal dottor Andrea Casadio, medico e già docente universitario e ricercatore di neuroscienze presso la Columbia University di New York (oltre che autore per la tv e inviato in diverse trasmissioni come Sciuscià, Annozero, Servizio pubblico, Piazzapulita).
Nel suo libro Mangia Bevi Ama (Wingsbert House), uscito proprio in questi giorni, Casadio lancia un messaggio decisamente controcorrente in un tempo di diete intermittenti, dissociate, chetogeniche e chissà quanto altro ancora. È la scienza stessa, afferma l’esperto, a dire che il salutismo fa male alla salute.
A sostegno della sua tesi l’autore porta una marea di dati scientifici e medici. Per smontare quelle che definisce «tutte le bufale e le bugie spacciate per scienza che vorrebbero ridurre la nostra vita a un’unica, perpetua penitenza nel mangiare, nel bere e nell’amare». Insomma, Casadio non lesina sforzi per “decostruire”, come si direbbe oggi, tutte le prescrizioni di quelli che chiama i «Sacerdoti del Benessere» (senza risparmiare nomi e cognomi) a suon di diete ferree, regole rigide, divieti draconiani, ecc.
Il neuroscienziato fa un’analisi precisa di tutti i punti dell’ideologia salutista. E ne mostra non solo le contraddizioni interne ma anche la nocività per la salute stessa. «Ci viene detto che da una parte dobbiamo rinunciare a molte cose che ci fanno piacere – dice Casadio – dall’altra dobbiamo sottoporci a una serie di pratiche salutiste e di routine rigide e innaturali che ci dicono benefiche. Ma non sono queste pratiche salutiste che ci fanno vivere più a lungo».
Giusto all’opposto, andando ad esaminare quanto dicono realmente la scienza e la ricerca si arriva a tutt’altre conclusioni. Ovvero che si può vivere a lungo e in maniera sana senza per forza sottoporsi a un regime di autoprivazioni che oltretutto, escludendo ogni piacere della tavola, ci fanno pure incupire. L’importante, afferma Casadio, è praticare la moderazione nel mangiare quello che ci piace. Senza rinunciare a qualche bicchiere di vino o di birra in nome di un malsano rigorismo. «Perché spesso rinunciare a qualcosa», insiste Casadio, «fa più danni che concedersi qualche piacere». Ed è proprio la scienza a dirlo.