Salute e benessere

Permessi per donazione sangue: come ottenerli, quanti sono e come vengono pagati

Se scegli di donare il sangue e sei un lavoratore ti spetta un permesso sul lavoro al raggiungimento di un certo quantitativo. 


In Italia la donazione del sangue viene effettuata a titolo totalmente gratuito, la legge prevede un importante diritto riconosciuto al lavoratore dipendente, riguardante la possibilità di assentarsi dal lavoro godendo di un permesso retribuito.

In questo articolo esploreremo quali sono le regole da soddisfare per beneficiare di tale permesso.

Donatori di sangue e permesso sul lavoro

L’artista Fedez nei giorni scorsi ha lanciato un appello riguardante la donazione del sangue che ha avuto una grande risonanza mediatica, risvegliando nelle coscienze dei cittadini l’importanza di tale atto, al fine di aiutare più vite possibile. Il cantante milanese infatti, qualche settimana fa ha subito un’operazione d’urgenza, rimarcando tramite social “Senza il sangue donato non ce l’avrei mai fatta”.

In Italia, tale importante gesto rientra nelle attività di volontariato in quanto non spetta remunerazione alcuna, eccetto, appunto, quella spettante ai lavoratori dipendenti che devono legittimamente astenersi dal luogo di lavoro nelle giornate in cui hanno donato un certo quantitativo di sangue. A chi dona il sangue viene corrisposto un permesso retribuito.

Condizioni per richiedere il permesso

Donare il sangue è un un dovere civico indice di solidarietà e per questo motivo, oltre alle diverse campagne di sensibilizzazione in merito all’importanza della donazione del sangue, è stato introdotto un permesso retribuito per coloro che decidono di donare. I donatori di sangue possono richiedere il giorno di permesso ugualmente retribuito, in base alla sussistenza di alcune condizioni, come il quantitativo minimo della donazione, che deve essere pari ad almeno 250 grammi ed il luogo del prelievo presso un centro di raccolta riconosciuto dal Ministero della Sanità.

Il dipendente, prima di beneficiare del permesso, deve comunicare anticipatamente alla propria azienda la data in cui effettuerà la donazione dopodiché, dopo aver goduto del giorno di permesso spettante, deve presentare al suo datore di lavoro il certificato medico rilasciato in fase di donazione del sangue con le seguenti informazioni: dati anagrafici dell’interessato, giorno, sede e orario del prelievo, quantitativo prelevato.

Indennità

A seguito della donazione, il soggetto ha diritto a 24 ore di riposo che decorrono dal momento in cui questo si assenta dal lavoro o dal momento in cui questa viene effettuata; l’intera retribuzione per tale giorno sarà pagata dal datore di lavoro, che si rivolgerà all’Inps entro la fine del mese successivo a quello in cui il lavoratore ha donato il sangue per richiedere il rimborso.

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La donazione del sangue è un gesto di solidarietà importante – Biopianeta.it

Il datore di lavoro può effettuare richiesta tramite una dichiarazione del dipendente in cui afferma di aver donato il sangue in maniera totalmente gratuita e di aver beneficiato del giorno di riposo e della correlata retribuzione, affiancando il certificato medico. Vi sono invece alcuni datori di lavoro che non possono richiedere la retribuzione per il dipendente donatore, come ad esempio quelli che non sono tenuti alla denuncia contributiva o agli artigiani apprendisti.

Inidoneità e permessi per donazione di midollo osseo

Può accedere che il prelievo per la donazione non possa avvenire per inidoneità del lavoratore, in tal caso il donatore ha comunque diritto alla normale retribuzione, ma solo per il tempo necessario per l’accertamento dell’inidoneità e delle procedure successive.

Stesso discorso per i donatori di midollo osseo i quali hanno diritto a dei giorni di permesso regolarmente retribuiti. Si può beneficiare del permesso per tutto il periodo necessario a:

  • individuare i dati genetici del possibile donatore;
  • prelievi necessari per accertare in maniera approfondita l’effettiva compatibilità tra donatore e paziente in attesa di trapianto;
  • accertamento dell’idoneità alla donazione.

I giorni di permesso solitamente sono indicati nel certificato medico e comprendono sia le giornate in cui viene effettivamente la donazione di midollo osseo che quelle successive, così da permettere al donatore di ristabilirsi completamente.

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