Salute e benessere

L’aspartame danneggia il cervello, è scientificamente provato: cosa causa in particolare

L’aspartame è dannoso per il cervello. La scienza prova con un nuovo studio che questo alimento non dovrebbe essere consumato. 

I rischi connessi ad un consumo eccessivo di zucchero sono ormai riconosciuti, motivo per cui in questi anni è cresciuto l’interesse per il consumo di dolcificanti. Uno in particolare è l’aspartame che è caratterizzato da un elevato potere dolcificante, per cui ne risulta sufficiente una piccola quantità in cibi e bevande.

L’aspartame entrò in commercio nel 1981 a seguito dell’approvazione da parte della Food and Drug Administration degli Stati Uniti. Lo troviamo tra gli ingredienti di snack, merendine, bibite gassate, yogurt e gelati. Il suo utilizzo si estende anche in campo farmaceutico, dato che si trova come eccipiente in alcuni farmaci, soprattutto sciroppi e antibiotici per bambini. L’aspartame si trova in commercio anche puro, in forma di polvere bianca oppure lavorato in capsule.

Lo studio recente sull’aspartame rivela come esso influisce sul cervello

Già nel 2005 uno studio mise in evidenza come, a seguito di somministrazione di basse quantità di aspartame, in alcuni animali da laboratorio aumentasse l’incidenza di linfomi e leucemie. Proprio diverse settimane fa esso è stato classificato come possibile cancerogeno dallo Iarc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità.

l'aspartame ha effetti negativi sulle facoltà cognitive
Uno studio mostra come l’aspartame sia nocivo per l’apprendimento e la memoria (biopianeta.it)

Recentemente un altro studio ha messo in relazione il consumo di aspartame con i deficit di apprendimento e di memoria. E’ stato trovato un nuovo collegamento tra questi deficit e l’effetto che il dolcificante ha sul cervello umano. Come abbiamo detto, fino ad ora le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità avevano solo sottolineato come il consumo di dolcificanti artificiali aumentasse il rischio di malattie metaboliche, malattie cardiovascolari e cancro. Nessuna menzione fino a questo momento per le capacità cognitive.

La ricerca è stata condotta dal Florida State University College of Medicine e si basa su un precedente studio condotto dal Bhide Lab che metteva in relazione il consumo di aspartame all’ansia. Si tratta di una funzione cognitiva distinta dal comportamento ansioso, quindi gli effetti dell’aspartame sono molto più diffusi di quanto suggerito dallo studio precedente. Durante le analisi di laboratorio, si è visto che un maggior consumo di aspartame causava un maggior tempo nell’apprendimento di compiti spaziali specifici, suggerendo deficit cognitivi.

Alla luce delle recenti scoperte quindi è preferibile usare al posto dell’aspartame degli zuccheri naturali, quali lo zucchero di canna integrale, la stevia e il miele. Teniamo anche a mente che gli alimenti e bevande che consumiamo potrebbero anche non necessitare di questi dolcificanti.

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