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Non solo posti di lavoro, l’IA mette a rischio anche la rivoluzione ecologica: il motivo

L’intelligenza artificiale avanza inesorabile, ma oltre ai posti di lavoro mette a rischio anche la transizione ecologica: ecco perché. 


L’intelligenza artificiale si è ormai sviluppata al punto tale che le aziende hanno deciso di integrarla nei loro sistemi aziendali. Le aziende stanno cercando di modernizzarsi e lo stanno facendo integrando l’AI nei loro processi. Ma cosa comporta davvero utilizzare l’AI nei processi standard aziendali? Anche se queste nuova tecnologia permette di ammodernare i processi e velocizzarli, quanto consuma però in termini di energia? In molti se lo sono chiesti e la risposta non piace davvero a nessuno. 

Integrare questi sistemi di AI quindi potrebbe essere solo un elemento di vantaggio per le aziende, che accelerando i loro processi e migliorandoli, possono diventare più efficienti. Quello che però non viene preso in considerazione di questa tecnologia è l’uso e il consumo di energia che quest’ultima consuma. Un dispendio non indifferente che pesa tutto sull’ambiente. È probabile quindi che le aziende adottino questi sistemi di intelligenza artificiale non considerando l’impatto che possono avere sull’ambiente esterno. Si spera che le prestazioni di tali macchine così sofisticate possano diventare ancor più efficienti ma più sostenibili. Sembra quasi impossibile, e allora se ne dovrebbe ridurre l’utilizzo. È anche importante che i consumi reali di queste tecnologia diventino più trasparenti e che i governi regolamentino l’utilizzo delle stesse. 

L’AI è più veloce della luce, ma quanta energia consuma davvero? La risposta da brividi

Si pensi che secondo un recente studio dell’Amherst Massachusetts University, si è provato che la sola fase d’apprendimento degli algoritmi per queste macchine brucia più di 284 tonnellate di anidride carbonica. La cifra però è destinata ad aumentare vertiginosamente, perché i grandi sistemi di AI stanno raddoppiando di mese in mese. 

Sistemi di AI nelle aziende
I sistemi di AI nelle aziende-Biopianeta.it

Di questo passo entro il 2025 si pensa che questi sistemi, racchiusi nei datacenter, possano consumare il 10% dell’energia mondiale. Una mole di energia tale fa pensare che l’AI sia la minaccia più incombente per il cambiamento climatico.

La situazione del dibattito pubblico è divisa in due: da un lato c’è chi è speranzoso e ottimista sul fatto che il progresso possa anche aiutare a trovare dei mezzi per contrastare il cambiamento climatico, proprio con l’AI. Dall’altro lato c’è chi prevede una catastrofe vera e propria, ipotizzando scenari più che apocalittici. 

Molti produttori dichiarano anche che le energie che loro sfruttano sono rinnovabili, e che quindi non inquinano o rovinano l’ambiente. Quello che c’è da considerare però è che queste energie non sono a impatto zero, quindi gli effetti indesiderati si manifestano anche in parte. La strada è ancora lunga per trovare una soluzione al problema, o forse mai si troverà. L’ambiente però è in grave difficoltà, e noi dobbiamo muoverci alla svelta.

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