Ambiente

Petrolio addio: la nuova scoperta segna una svolta decisiva per il futuro del pianeta

Il momento che tutti stavano aspettando è arrivato: una nuova scoperta potrebbe cambiare il futuro del pianeta e sostituire il petrolio. 


Il famoso oro nero potrebbe essere presto sostituito, dopo decenni in cui ha letteralmente regnato il mondo. Ma come è nato il petrolio? In realtà, questa sostanza nera era conosciuta fin dall’antichità, grazie ad alcuni piccoli giacimenti formatisi in superficie. Infatti, gli antichi la utilizzavano per creare delle primitive medicine o per mantenere accese le lampade. E non solo: Nella famosa Iliade, Omero racconta della preparazione  del “fuoco perenne”, cioè un’arma  che veniva lanciata contro le navi, costituita proprio dal petrolio.

Molti secoli dopo, verso il 1700, i giacimenti superficiali dell’oro nero situati in Birmania incominciarono ad essere sfruttati a livello industriale. Dopodiché, nel 1885 gli inglesi invasero il territorio e si impadronirono del giacimento.

Il sostituto del petrolio: la svolta per il Pianeta

Oggi, come spesso accade, la storia si sta ripetendo. Infatti, nell’800 incominciarono a sfruttare i primi giacimenti di petrolio, poiché alcuni visionari intuirono che il futuro del mondo era rappresentato dall’oro nero. Nell’attuale epoca, invece, i nuovi visionari hanno capito che il futuro del pianeta sarà caratterizzato dall’assenza di petrolio, dall’energia rinnovabile e anche dall’idrogeno. Quest’ultimo è un elemento che si forma nel sottosuolo attraverso vari processi naturali. Pertanto, l’idrogeno è uno dei candidati capaci di creare una nuova fonte di energia pulita, senza emissioni di carbonio.

come sostituire il petrolio
Giacimenti di idrogeno naturale – biopianeta.it

In realtà, negli ultimi anni molti paesi si sono concentrati maggiormente sull’energia solare e sull’eolico, ma i nuovi studi dimostrano che nel sottosuolo c’è un elemento che potrebbe portare ad una fonte di energia pulita, e questo elemento è l’idrogeno.

Proprio come accadde alcuni secoli fa, molte compagnie stanno incominciando a trivellare, ma questa volta ciò che cercano non è il petrolio. Secondo gli esperti, la quantità di idrogeno presente sotto la superficie terrestre potrebbe essere enorme, poiché per formare questo elemento servono delle sacche d’acqua piene di ferro, collocate nelle vicinanze di una frattura tettonica. Ciò significa che l’idrogeno potrebbe essere ovunque, perché la Terra possiede tantissime zone con queste caratteristiche.

Infatti, si pensa che ci possano essere circa 150 trilioni di tonnellate di idrogeno in tutto il pianeta (solo 1 miliardo di tonnellate sarebbero sufficienti per fornire energia agli Stati Uniti per un anno). Tuttavia, non è facile estrarre questo elemento dal sottosuolo, poiché occorrono quasi le stesse competenze dell’estrazione del petrolio.

Ma quali sono le differenze più importanti tra il petrolio e l’idrogeno? L’estrazione del petrolio è sporca e finita, cioè è una sostanza che prima o poi smette di fuoriuscire; l’idrogeno naturale, invece, è un elemento infinito, perché viene continuamente generato. Alcuni affermano che il suo segreto sia una reazione chimica che avviene continuamente: l’acqua si mescola all’infinito con il ferro in uno stato di ossidazione.

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