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L’AQUILA, GLI INCENDI NON DANNO TREGUA: CHIESTO LO STATO DI EMERGENZA

La combinazione di eventi che si viene a creare durante i mesi più caldi, spesso può risultare fatale per i boschi italiani. In realtà non è una situazione che interessa esclusivamente il nostro paese: banalmente d’estate è più facile che le fiamme possano trovare terreno arido dove espandersi, aumentando i danni a dismisura.

Negli ultimi giorni purtroppo stiamo assistendo ad una vera e propria tragedia in provincia de L’Aquila. La natura degli incendi che stanno devastando una grande fetta di terreno non è ancora chiara, ma non è affatto da escludere la mano dell’uomo. Con il passare delle ore la situazione invece che migliorare, tende ad aggravarsi

Arischia e Cansatessa bruciano

Purtroppo gli eventi sono ancora troppo recenti per capire se la natura delle fiamme sia dolosa o meno. Rimane il fatto che in queste giornate sono coinvolti 7 Canadair, 3 elicotteri, 80 Vigili del Fuoco, 40 militari del IX Reggimento Alpini, 70 volontari della protezione civile, 30 dipendenti comunali e 4 pattuglie della Polizia municipale.

Nonostante tutte queste forze dispiegate, sembra esserci necessità di altri aiuti soprattutto per quanto riguarda la gestione del suolo circostante alle aree interessate. Proprio per questo motivo, è stata effettuata richiesta ufficiale da parte del comune del capoluogo abruzzese della dichiarazione dello stato di emergenza.

La pista dolosa, legata ad interessi economici, sembra purtroppo essere quella più realistica. Proprio in questo senso, vi riportiamo delle dichiarazioni rilasciate da Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo:

“Invito tutti i cittadini che hanno notizie o hanno visto qualcosa di sospetto a comunicare, anche in forma anonima, alle forze dell’ordine qualsivoglia informazione utile all’individuazione di chi, sciaguratamente, sta mandando in fumo ettari di bosco, patrimonio di tutti”

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