Ambiente

COLDIRETTI: IL 2019 È STATO IL QUARTO ANNO PIÙ CALDO DAL 1800

Nelle giornate appena trascorse probabilmente ce ne siamo accorti sulla nostra pelle. Il Natale del 2019 è stato uno dei più caldi che si siano mai visti. Vi basti pensare che nella città di Torino, durante la notte del 25 dicembre, è stata registrata la temperatura di 15°.

Non si tratta di un caso isolato: molti degli ultimi anni hanno segnato cifre altissime, facendo crescere sempre di più l’allarme a livello mondiale. Inevitabilmente è il prezzo da pagare per aver esagerato con lo sfruttamento del nostro pianeta. Il cambiamento climatico è divenuto realtà, e l’innalzamento medio delle temperature sta dando i suoi terribili frutti.

Coldiretti lancia l’allarme

La più grande associazione di coltivatori italiana ha lanciato un allarme non da poco. Il clima non sta cambiando nel senso più tranquillo del termine. Le stagioni hanno praticamente perso ragione di esistere, e non esiste una vera e propria stabilità tra periodi di allagamenti e di siccità. Questo non fa che inficiare in maniera considerevole sui raccolti del nostro paese. Ci stiamo avvicinando ad un clima pressoché tropicale.

L’agricoltura italiana si trova ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a siccità perdurante”. L’ultimo autunno 2019, si è infatti chiuso con in media quasi 4 nubifragi al giorno fra tempeste di pioggia, neve, vento, trombe d’aria e grandine, con un aumento del 21% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e centinaia di milioni di danni nelle campagne

Insomma, un panorama a dir poco preoccupante. Nelle regioni del sud della penisola, nel mese di dicembre, moltissimi alberi hanno fiorito come se fosse primavera. Questo già è un dato straordinario di per se, ma calcolando che a breve arriverà l’ondata di freddo, la situazione sarà davvero drammatica e le piante rischieranno di morire in massa.

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