Salute e benessere

Dalla polvere al piatto: quanta plastica mangiamo ogni giorno

Ad ogni pasto ingeriamo mediamente cento pezzi di micro plastica che arrivano dalla polvere delle nostre case direttamente al piatto in tavola: la scoperta dei ricercatori

Siamo circondati dalla plastica al punto da mangiarla senza accorgercene, ogni giorno, ad ogni pasto. Lo sostengono i ricercatori della Heriot-Watt University, che hanno condotto uno studio pubblicato poi sulla rivista scientifica Environmental Pollution, dal titolo “Low levels of microplastics (MP) in wild mussels indicate that MP ingestion by humans is minimal compared to exposure via household fibres fallout during a meal”. Ingeriamo oltre cento micro pezzi di plastica ogni volta che mangiamo. Ma come?

La causa risiede nei residui di microplastica presenti nei mobili e nei tessuti sintetici che passano dalla polvere domestica ai piatti, finendo dunque nel nostro organismo mentre mangiamo oltre che quando respiriamo: l’aria delle nostre case può contenere tracce di arredi, abiti, tappeti. Analizzando la polvere che si trova accanto ai piatti mentre mangiamo i ricercatori hanno contato 14 pezzi di plastica dopo solo venti minuti: cifra destinata quindi a salire. I calcoli rapportati a periodi di tempo maggiori fanno emergere un quadro preoccupante. Le analisi dei ricercatori portano a concludere che soltanto durante i pasti consumati in un anno ingeriamo 68.415 micro pezzi di plastica provenienti dalla polvere: cento di queste particelle ingerite ogni anno provengono dalle sole cozze, che assorbono l’acqua del mare ormai totalmente contaminato dalla plastica.

Sicuramente ingerire della plastica non fa bene alla salute, soprattutto se si considerano le allarmanti quantità che in modo inaspettato ingeriamo durante i pasti, ogni giorno. Il fine dello studio dei ricercatori è dunque di rendere nota la portata del problema per intervenire con un piano di azione vero, studiando la tipologia di questo tipo di inquinamento e il suo impatto sulla nostra salute per comprendere come intervenire.

Photo credit: Pixabay.it

 

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