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Doggy bag, un accordo contro lo spreco alimentare nei ristoranti

Un accordo firmato da Fipe e Comieco per combattere lo spreco alimentare promuovendo l’uso della doggy bag e incentivare così la buona pratica del recupero degli avanzi nei ristoranti italiani


Un accordo per incentivare sempre più la cultura della doggy bag, i contenitori per i cibi avanzati che non si consumano al ristorante e che è buona norma portare a casa. Consuetudine affermata negli Stati Uniti, sta prendendo sempre più piede anche in Italia insieme alla lotta contro lo spreco alimentare. Nasce con questa intenzione l’accordo, firmato nell’ambito della 21a edizione della Fiera RistorExpo 2018, tra la Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi e Comieco, Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica, per promuovere un uso sempre più frequente della doggy bag nei ristoranti italiani.

Nel corso dell’evento infatti si è tenuta una tavola rotonda in onore di Gualtiero Marchesi, lo chef simbolo di tutta la ristorazione italiana scomparso a dicembre. Proprio ispirandosi a lui e alla rivoluzione portata avanti nella cucina italiana si sono mossi i firmatari dell’accordo, convinti che nella ristorazione del futuro non si possa più ignorare il tema dello spreco alimentare: al contrario, bisogna sensibilizzare sempre di più tanto i ristoratori quanto i clienti di ristoranti e locali per cambiare la mentalità. A riportare a casa gli avanzi infatti, non c’è nulla di male: ridurre gli sprechi al contrario è un comportamento sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

In occasione del progetto è stato anche presentato il concorso “Doggy bag all’italiana”, rivolto ai soci Fipe, dopo il successo nel 2015 di “Doggy Bag – Se avanzo mangiatemi” promosso in oltre 200 ristoranti di Milano, Varese, Bergamo e Roma. L’accordo appena stipulato permetterà di allargare ancora di più le pratiche di sensibilizzazione, “esportando” la doggy bag in tutta Italia per combattere da nord a sud lo spreco alimentare.

Photo credit: Pixabay.it

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