
Patatine in busta, attenzione a queste marche. (www.biopianeta.it)
Le patatine in busta rappresentano uno degli snack più amati dagli italiani, spesso presenti durante gli aperitivi o come spuntino.
Un’analisi recente ha rivelato che non tutte le patatine sono uguali e che alcune delle marche più popolari sul mercato presentano livelli di acrilammide preoccupanti. Questo composto chimico, classificato come potenzialmente cancerogeno, si forma naturalmente durante la cottura ad alta temperatura di alcuni alimenti, tra cui le patatine.
L’Unione Europea ha stabilito un limite massimo di 750 microgrammi per chilo, ma molti prodotti analizzati si avvicinano pericolosamente a questo limite.
L’acrilammide è una sostanza chimica che si genera quando gli alimenti ricchi di carboidrati vengono cotti a temperature elevate, generalmente sopra i 120 gradi Celsius. Questo processo, noto come reazione di Maillard, conferisce agli alimenti una colorazione dorata e un sapore caratteristico. A causa della sua natura tossica, è fondamentale monitorare i livelli di acrilammide negli alimenti, in particolare in quelli destinati al consumo di massa come le patatine.
Negli ultimi anni, i consumatori sono diventati sempre più consapevoli dei rischi associati all’acrilammide, spingendo molti produttori a rivedere i loro processi di produzione. Alcuni marchi sono riusciti a mantenere i livelli di acrilammide ben al di sotto del limite stabilito, mentre altri continuano a presentare valori preoccupanti. È allarmante considerare che molti consumatori tendono a non leggere le etichette nutrizionali e potrebbero non essere a conoscenza dei rischi.
I risultati dell’analisi
Dallo studio condotto, emergono risultati contrastanti tra i vari marchi di patatine. Alcuni marchi hanno dimostrato un impegno nel mantenere i livelli di acrilammide sotto controllo, mentre altri, pur rimanendo nei limiti di legge, mostrano concentrazioni che fanno riflettere. In particolare, tre prodotti si sono distinti per i loro punteggi molto bassi, segnalando la necessità di una maggiore attenzione da parte dei consumatori.
- Carrefour Classic, patatine classiche: punteggio di 2 e contenuto di acrilammide pari a 730 mcg/kg, avvicinandosi al limite europeo. La qualità degli ingredienti e il metodo di frittura influenzano significativamente il risultato finale.
- Amica Chips Classica “Quelle che si vedono”: punteggio di 3,9 e 579 mcg/kg di acrilammide, mostrando carenze preoccupanti. È importante scegliere prodotti che non solo rispettano i limiti di legge, ma che cercano attivamente di ridurre la presenza di sostanze nocive.
- San Carlo Rustica: punteggio di 4,5 e 358 mcg/kg di acrilammide. Anche se questo valore può sembrare accettabile, è comunque significativo. Questo marchio, molto popolare in Italia, potrebbe dover rivedere i propri metodi di produzione per garantire maggiore sicurezza ai consumatori.
Oltre ai livelli di acrilammide, è fondamentale prestare attenzione ad altri ingredienti presenti nelle patatine in busta. L’uso di oli di scarsa qualità, come l’olio di palma e l’olio di cocco, è spesso penalizzato nell’analisi. Questi oli non solo possono influire negativamente sulla salute, ma contribuiscono anche a un aumento dei livelli di acrilammide durante la frittura.
In aggiunta, molti produttori utilizzano aromi artificiali, coloranti sintetici e additivi non graditi. Tra questi, il glutammato monosodico (E621) è uno degli ingredienti più controversi. Sebbene approvato per l’uso alimentare, può causare reazioni avverse in alcune persone, note come “sindrome da ristorante cinese”, con sintomi che includono mal di testa e alterazioni metaboliche.

La crescente consapevolezza sui temi della salute e della sicurezza alimentare sta portando i consumatori a essere più critici riguardo le scelte alimentari. È fondamentale che i consumatori imparino a leggere le etichette nutrizionali con attenzione e a informarsi sui potenziali rischi associati agli alimenti che consumano.
In questo contesto, è importante sottolineare che ci sono marche che si sono distinte per l’impegno nella creazione di prodotti più sani. Alcuni marchi hanno adottato pratiche di produzione innovative per ridurre i livelli di acrilammide e utilizzare ingredienti di alta qualità. Per questo motivo, è utile consultare riviste e portali specializzati, come il numero di gennaio della rivista Il Salvagente, che forniscono una panoramica completa dei risultati e delle valutazioni sui vari prodotti disponibili sul mercato.
In un mondo in cui la salute e il benessere sono diventati priorità fondamentali, la scelta di snack più sani è un passo importante per migliorare la propria alimentazione. Prestare attenzione agli ingredienti e ai metodi di produzione delle patatine in busta può contribuire a una dieta più equilibrata e sicura.