
Il quadro clinico di Papa Francesco, attualmente in cura a Roma, presenta una situazione complessa. La polmonite bilaterale ha reso necessaria l’ossigenoterapia, in attesa di osservare gli effetti dei farmaci somministrati. A preoccupare i medici è l’emergere di insufficienza renale e carenza di piastrine, sintomi che potrebbero indicare la presenza di più patologie concomitanti. Secondo il parere dello pneumologo Lorenzo Corbetta, professore associato di Malattie dell’apparato respiratorio all’Università di Firenze, l’assenza di nuove crisi respiratorie dalla mattina di ieri è attribuibile all’efficacia della terapia specifica per il broncospasmo, che consente una rapida reversibilità della condizione.
La gestione della polmonite bilaterale
Il broncospasmo ha probabilmente scatenato la crisi respiratoria, ora risolta, e rappresenta una condizione che si può trattare rapidamente, con possibili miglioramenti anche nell’arco di poche ore. Al contrario, le polmoniti necessitano di tempi di recupero più lunghi, specialmente per pazienti anziani e fragili. Per questo motivo, il Papa continua a ricevere ossigenoterapia ad alti flussi, una tecnica non invasiva che utilizza cannule nasali ad alto flusso (Hfnc) per erogare aria riscaldata con una concentrazione adeguata di ossigeno.
Corbetta sottolinea che il Papa potrebbe necessitare di questa terapia per diversi giorni, essenziale per affrontare l’insufficienza respiratoria causata dalla polmonite bilaterale. Si tratta di un supporto terapeutico in attesa che i farmaci specifici inizino a mostrare i loro effetti. Il quadro clinico suggerisce la possibilità di un’infezione virale, potenzialmente causata da virus stagionali che, in questo periodo, stanno portando a un aumento dei casi di polmonite. Lo pneumologo avverte che non è realistico aspettarsi rapidi miglioramenti, poiché le polmoniti bilaterali nei pazienti anziani tendono a durare settimane.
Le complicazioni renali e la carenza di piastrine
Per quanto riguarda l’insufficienza renale del Papa, la situazione appare più complessa. Questo problema potrebbe derivare da diverse cause, tra cui infezioni, ipertensione o effetti collaterali di farmaci. La mancanza di chiarezza sulla situazione delle trasfusioni è un altro aspetto da considerare. Secondo l’ultimo bollettino medico, sono stati effettuati due interventi di trasfusione di globuli rossi per migliorare i livelli di emoglobina. La stabilità della carenza di piastrine potrebbe essere attribuita a una ridotta produzione nel midollo osseo, a effetti collaterali di farmaci o a una malattia sottostante.
Corbetta conclude che, considerando tutti questi fattori, si potrebbe ipotizzare un problema di comorbidità, ovvero la coesistenza di più patologie diverse. La situazione del Papa rimane sotto attenta osservazione, mentre i medici continuano a monitorare attentamente le sue condizioni.