Tra le domande più frequenti riguarda il corretto smaltimento dei vari oggetti c’è quella sul polistirolo, materiale ampiamente utilizzato sia in ambito alimentare che per imballaggi.
Riciclare è un gesto di responsabilità verso l’ambiente che ci circonda, ma quando si tratta di smaltire correttamente i rifiuti, spesso emergono dubbi e incertezze.
La risposta a questa domanda varia in base alla tipologia di polistirolo e alle normative specifiche del comune di residenza.
Oltre allo smaltimento tradizionale attraverso la differenziata o le aree ecologiche comunali, esiste la possibilità di dare una seconda vita al policarbonato attraverso attività creative e riutilizzo intelligente.
Lavando accuratamente vaschette e altri oggetti in policarbonato espanso è possibile trasformarli in oggetti d’arredo casalinghi originali o materiale didattico ludico-educativo per bambini.
Ma andiamo a scoprire tutto più da vicino.
Dove si butta il polistirolo
La prima distinzione da fare è tra il polistirolo destinato agli alimenti e quello da imballaggio, noto anche come polistirolo espanso. Il primo può essere identificato dalle sigle PS o PS 06 e deve essere conferito nei contenitori destinati alla raccolta della plastica.
Per quanto riguarda il secondo tipo, le regole possono variare significativamente da un comune all’altro in Italia; pertanto, è essenziale informarsi presso le autorità locali per assicurarsi di procedere nel modo corretto. In generale, gli imballaggi ingombranti dovrebbero essere portati nelle aree ecologiche predisposte.
Un’altra questione importante riguarda il trattamento del polistirolo sporco, come quello che viene utilizzato per confezionare carne o gelato. Anche in questo caso la regola generale prevede la rimozione dei residui di cibo prima del conferimento nella raccolta della plastica. È fondamentale assicurarsi che il materiale sia pulito per non compromettere l’efficienza del processo di riciclaggio.
Le grandi città offrono spesso indicazioni chiare sulle modalità di smaltimento dei rifiuti. A Torino e Milano, per esempio, il polistirolo deve essere conferito nei contenitori destinati alla raccolta della plastica. Questa uniformità semplifica notevolmente le procedure per i cittadini e contribuisce a ottimizzare i processi di riciclaggio.
Nelle città del Centro Italia possono essere presenti soluzioni specifiche per la raccolta del polistirene espanso. Firenze dispone ad esempio di bidoni azzurri dedicati agli imballaggi misti (plastica-metalli-polistireno-tetrapak), mentre a Roma è possibile utilizzare i contenitori destinati al multimateriale riciclabile.
Anche nel Sud Italia le regole tendono ad allinearsi con quelle delle altre regioni: a Napoli come a Palermo, dopo aver pulito accuratamente il materiale da eventuali residui alimentari, questo può essere conferito nella raccolta della plastica o portato nelle aree ecologiche dedicate agli ingombranti.
