Ambiente

Anche l’energia pulita è diventata nemica dell’ambiente: presto sarà tassata come le altre

E’ giunta recentemente una notizia che potrebbe rivoluzionare il mondo intero: l’energia pulita potrebbe essere addirittura tassata.

Il cambiamento climatico sta senza dubbio influenzando tutte le scelte della maggior parte dei paesi della Terra, l’obiettivo comune è infatti quello di eliminare i combustibili fossili. Per riuscirci bisogna pertanto intraprendere una strada coraggiosa e ricca di insidie, investendo anche una marea di soldi nelle cosiddette energie pulite. Queste ultime provengono quindi dalla natura, e sono principalmente l’energia eolica, solare, idrotermica, geotermica e tutto ciò che riguarda le bioenergie.

In modo particolare, si sta cercando di creare un mix di energie rinnovabili che possano sostituire gli inquinanti combustibili fossili. Il programma europeo afferma inoltre che entro il 2050 il Vecchio Continente deve raggiungere la neutralità climatica, cioè l’equilibrio tra emissioni emesse ed emissioni assorbite.

Il futuro dell’energia pulita

L’amministrazione Biden ha recentemente dichiarato che intende aumentare la produzione di carburante ad idrogeno, per contribuire al miglioramento della qualità dell’aria. Per la precisione, la Casa Bianca vorrebbe distribuire miliardi di dollari in crediti d’imposta ai vari produttori di idrogeno, affinché nasca un’industria forte e prosperosa. L’obiettivo principale è quindi quello di creare un’alternativa alla produzione di combustibili fossili. Secondo il piano americano, i crediti elargiti alle industrie del settore porterebbero addirittura 140 miliardi di dollari di entrate e 700.000 posti di lavoro entro il 2030.

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Combustibili ad idrogeno – biopianeta.it

E non solo: grazie a questa iniziativa gli Stati Uniti produrrebbero 50 milioni di tonnellate di idrogeno entro il 2050. Questo numero gigantesco equivale alla quantità di energia utilizzata oggi dagli autobus, dagli aerei, dai treni e dalle navi sul territorio americano. Tuttavia, nell’attuale epoca non esiste un sistema industriale capace di creare idrogeno pulito e di immetterlo nel settore dei trasporti, attraverso un’infrastruttura studiata ad hoc.

La proposta dell’amministrazione Biden intende pertanto premiare le aziende che producono idrogeno in modo pulito, offrendo loro un incentivo pari a 3 dollari per ogni chilogrammo di idrogeno prodotto. Coloro che ottengono il prezioso gas attraverso i combustibili fossili avranno ovviamente meno incentivi. Per ottenere questi aiuti federali le industrie dovranno quindi rispettare una serie di requisiti, alcuni dei quali sono i seguenti:

  • affidarsi alle fonti di energia pulita
  • l’energia pulita necessaria alla produzione di idrogeno deve provenire dalla regione in cui si trova l’impianto
  • l’energia pulita deve inoltre essere prodotta nella stessa ora in cui deve essere utilizzata

Tuttavia, un aspetto da tenere d’occhio è il futuro dei produttori di idrogeno che utilizzano l’energia prodotta dalle centrali nucleari per il processo. In questo momento, l’amministrazione Biden ha escluso il nucleare dalle fonti di energia pulita, ciò significa che coloro che l’adoperano non avranno gli incentivi.

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