Curiosità

Pianeta rosso? Macché! | Le foto dell’ESA a Marte lasciano a bocca aperta

Tutti conoscono Marte come il pianeta rosso, ma le recenti immagini rilasciate dall’ESA mostrano un mondo completamente diverso.

Nel corso degli ultimi 60 anni Marte ha regalato tantissime sorprese inaspettate. Fino agli anni ’60 quasi tutti gli appassionati erano sicuri che su quel pianeta rosso ci fosse la vita, poi nel 1964 ci fu la prima missione di successo della NASA nell’orbita marziana, che riempì il mondo intero di gioia e delusione. La gioia nasceva dal fatto che gli Stati Uniti erano i primi a vedere Marte da vicino, mentre la delusione sopraggiunse perché le aspettative di vedere forme di vita erano altissime.

Pertanto, la grande delusione tolse Marte dalle priorità spaziali e dai sogni di molti terrestri. Negli ultimi anni, invece, il pianeta rosso è ritornato nei sogni più grandi e nelle priorità più alte, soprattutto quando si è scoperto che circa 3 miliardi di anni fa c’erano fiumi e laghi di acqua e forse anche la vita.

Le nuove foto di Marte dell’ESA

La sonda Mars express dell’ESA, che è stata la prima missione interplanetaria dell’Agenzia Spaziale Europea,  ha da poco compiuto 20 anni di lavoro nell’orbita marziana. Quindi, per festeggiare questo importate traguardo, l’ESA ha pubblicato molte immagini a colori scattate dalla camera della sonda. Solitamente Mars Express lavora a circa 300 km dalla superficie marziana, ma per scattare queste nuove immagini i tecnici hanno portato la sonda ad una quota tra i 4.000 e i 10.000 km. Infine, tutte le foto scattate sono state unite come in un mosaico: 90 immagini che fanno vedere i 2.500 km di larghezza di Marte.

marte come non è stato mai visto
nuove immagini di marte pubblicate dall’esa (foto ansa) – biopianeta.it

La camera utilizzata per scattare le immagini è la fotocamera HRSC, che ha l’obiettivo di vedere il pianeta in tre dimensioni e a colori. Chiaramente l’atmosfera opaca non fa vedere bene i reali colori, e in più riflette anche la luce. Pertanto, gli esperti hanno cercato di ridurre questi effetti, con lo scopo di mantenere più stabili le variazioni di colori e far vedere Marte come nessuno l’ha mai visto prima. Questo pianeta, che è lontano dalla Terra 60-200 milioni di km, è anche chiamato “pianeta rosso”, proprio perché il colore predominante è il rosso, a causa degli alti livelli di ferro ossidato presenti sulla superficie.

Inoltre, sono presenti anche parti più scure e bluastre, poiché ci sono delle sabbie basaltiche di origine vulcanica, che si accumulano grazie al vento che soffia costantemente. Poi ci sono anche delle zone più chiare, le quali si sono formate a causa del materiale eroso dall’acqua. Solitamente questo materiale è formato da minerali argillosi e solfati, che forniscono un’altra prova sulla passata presenza di acqua su Marte.

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