Curiosità

La singolare storia delle mucche di Chernobyl: oggi sono selvatiche

Quando nominiamo Chernobyl la prima reazione della maggior parte di noi non è certamente positiva. Il disastro nucleare che ha colpito la cittadina Ucraina a pochi chilometri da Kiev, le zone limitrofe e non solo nel 1986, ha certamente influenzato la storia del nostro secolo e quello scorso. L’esplosione del reattore della centrale elettronucleare ha causato morte e distruzione, ma oggi è possibile anche riscontrare il ritrovamento di una nuova armonia ambientale. Una mandria di mucche, abbandonata immediatamente dopo il disastro precedentemente ricordato, è diventata oggi selvatica e libera.


Le mucche in questione non sono solo libere dal controllo umano, ma hanno caratteristiche peculiari e diverse dal “normale”. Infatti questi bovini hanno organizzato la loro mandria tramite l’utilizzo di gerarchie ben precise volte alla protezione del gruppo stesso e dei vitellini. Il capobranco, o forse dovremmo dire “capo mandria” è il toro più anziano e possiede l’autorità di escludere i membri più giovani in caso di troppa esuberanza. Nonostante possieda questo potere, la tendenza è quella di non allontanare nessuno dei componenti della mandria.

Mucche alla riscossa

Insomma, presso Chernobyl è possibile incontrare una mandria di mucche autonome e autogestite. Il gruppo di bovini vive in totale armonia con l’ambiente circostante. Non avendo un luogo chiuso e protetto dalle intemperie nei mesi più freddi le mucche hanno dovuto abituarsi alle temperature più basse. I vitelli inoltre, per sentirsi più al sicuro, preferiscono sostare continuamente tra una mucca e un toro della mandria.

Tuttavia questa non è la prima volta in cui si sente parlare di una mandria di bovini selvatica nei pressi della cittadina ucraina. Recentemente infatti ne era stata avvistata un’altra nelle vicinanze dell’ex villaggio di Chistogalivka. Quest’ultima era stata presa in esame da una fattoria sperimentale, che ne aveva studiato con attenzione i comportamenti particolari. Tutte queste mucche sono dunque sopravvissute al disastro nucleare, creando una nuova mandria con numerosi eredi e componenti.

 

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