Salute e benessere

LATTE VEGETALE O ANIMALE? ECCO QUAL È IL PIÙ ECOLOGICO

Nel frigo di quasi tutti gli italiani è molto difficile che manchi un bel cartone di latte. Siamo infatti abituati fin da piccoli a farne largo utilizzo specialmente durante la prima colazione, magari insieme al caffè o al cacao per i più piccini. Non è tuttavia raro andare in contro a difficoltà digestive, specialmente con l’avanzare dell’età. Il latte vaccino è quindi molto spesso sostituito da una qualità priva di lattosio o da altre bevande vegetali.


Il latte d’avena, di riso o di mandorla costituiscono infatti una valida e nutriente alternativa, anche per chi ha deciso di intraprendere una dieta vegana.
Produrre del latte, sia vaccino che vegetale, ha però un costo e un impatto sull’ambiente non indifferente. Scopriamo insieme qualche dettaglio in più.

Meno mucche ma più latte

Alcuni recenti studi condotti dall’università di Oxford hanno sottolineato quanto sia imponente l’impatto ambientale della produzione di latte vaccino. Infatti, oltre al disastroso sfruttamento delle mucche, questi enormi allevamenti da latte rilasciano nell’atmosfera grandi quantità di gas serra.

Parliamo di cifre reali: per produrre circa 200 ml di latte vaccino ogni giorno per un anno è necessario avere a disposizione un terreno di quasi 700 metri quadrati. Per quanto riguarda il latte vegetale invece occorre annualmente un decimo del terreno. Producendo più latte d’avena o di riso inoltre si avrebbe anche un risparmio di acqua non indifferente.

Insomma, non vi stiamo chiedendo di non comprare più il tanto amato latte di mucca, ma solo di limitarne l’utilizzo. Sarebbe un piccolo sacrificio a favore di un ambiente che ancora può essere in grado di darci tanto.

Back to top button
Privacy