Ambiente

ROMA È SCARICA: POCHE COLONNINE PER LE AUTO ELETTRICHE: OCCORRE UN AUMENTO

Molto spesso, all’interno dei nostri articoli, leggete riferimenti alla transizione energetica che il mondo si accinge ad affrontare. Per meglio dire, questa è già iniziata da un pezzo:  a quanto pare però, nonostante i numeri siano in aumento, la conversione sta procedendo più lentamente di quanto ci si potesse aspettare.

Questo cambiamento riguarda un po’ tutti i campi di interesse: dove occorre energia in grandi quantità, sarebbe il caso di utilizzarne di “pulita“. Non è poi così complicato per quanto riguarda i profili industriali, ed alcuni esempi come quello di Sondrio ne sono la testimonianza. Anche i cittadini singoli però vorrebbero dare il proprio apporto alla questione: lo prova il fatto che l’acquisto di auto ibride ed elettriche è costantemente in aumento.

Ancora troppo poche

Ibrido sta a significare che il motore dell’auto ha la possibilità di essere alimentato sia con la classica iniezione a benzina che tramite energia elettrica. Questa però si ricarica in maniera autonoma, grazie al moto della stessa macchina. Si tratta dunque di una soluzione parzialmente ecologica.

L’auto elettrica in senso puro invece necessita di essere ricaricata, proprio come se fosse un tablet o un accessorio bluetooth. A questo punto, per uno sviluppo completo del sistema, occorre che anche le infrastrutture fornite siano adatte. Non sembra essere ancora così nel territorio di Roma Capitale.

Ad oggi si contano infatti 339 colonnine di ricarica per circa seimila veicoli elettrici. Non tutti hanno la possibilità di avere un’istallazione privata nel garage, ed ecco che si crea il paradosso del dover risparmiare energia per raggiungere la colonnina più vicina alla nostra abitazione.

I numeri, effettivamente, sono da migliorare: entro breve il comune conta di arrivare a 622 punti di ricarica, ma le stime considerano questa cifra ancora troppo bassa. Per la densità odierna di veicoli elettrici infatti ne occorrerebbero almeno mille. Speriamo di potervi raccontare un’implementazione del servizio da qui a pochi mesi.

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