Salute e benessere

Svizzera, arsenico nel cibo per neonati e bambini

105 prodotti alimentari a base di riso per neonati e bambini piccoli contaminati da arsenico in Svizzera, ma non si possono conoscere i nomi dei produttori. Le associazioni dei consumatori denunciano: ” Il Parlamento preferisce proteggere l’industria alimentare piuttosto che tutelare i bambini”


Ancora i nomi dei produttori non sono stati annunciati, ma l’agenzia federale svizzera ha fatto sapere di aver trovato tracce di arsenico nel cibo per neonati e bambini. Si tratta soprattutto di prodotti a base di riso, cracker, cialde e piatti pronti. Una scoperta che fa preoccupare molto riguardo la salute dei piccoli, visto che, rispetto agli adulti, i bambini soffrono maggiormente l’ingestione dell’arsenico a causa di una dieta mediamente meno variegata. Diverse le associazioni di consumatori che in questi giorni stanno facendo sentire la loro voce, ad esempio KTipp, che ha dichiarato: “Il Parlamento preferisce proteggere l’industria alimentare piuttosto che tutelare i bambini”.

Arsenico inorganico trovato nelle bevande di riso per neonati, e in altri cibi a base di riso come cracker, cialde e piatti pronti – in totale 105 varietà – per neonati e bambini piccoli. Una scoperta che ha indignato la popolazione, ma per ora i nomi dei produttori non sono ancora stati svelati. L’arsenico presente in questi alimenti può essere facilmente assorbito dai piccoli consumatori, anche ad alti livelli evidenziano i ricercatori dell’Ufficio federale elvetico. In percentuale, si parla di oltre 0,1 milligrammi di arsenico al chilo, che è il limite massimo consentito nei prodotti per l’infanzia venduti in Svizzera.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’arsenico è cancerogeno e altamente tossico. Secondo l’Istituto Federale tedesco per la valutazione del rischio negli alimenti, l’arsenico è indesiderabile ma non può essere completamente evitato in quanto si tratta di una sostanza presente nel terreno e nelle acque. Il nome di di questi prodotti non si saprà probabilmente mai: il Parlamento svizzero ha infatti approvato una legge che esclude i controlli sui prodotti alimentare da quelli per cui si è obbligati alla trasparenza.

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Photo Credit Pxhere

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