Vivere green

Vacanze alle porte e problema piante: il trucco per annaffiarle durante l’assenza

Le vacanze sono dietro l’angolo e tu hai paura di lasciare a casa le tue piante? Ecco il trucco per annaffiarle quando non ci sei.

Sempre più persone hanno già iniziato le proprie vacanze. Questo caldo che finalmente ha ‘invaso’ il nostro Paese, permette numerose gite fuori porta e soprattutto piccoli weekend all’insegna della buona cucina, di perfette passeggiate tra i borghi e soprattutto di meravigliose escursioni da compiere in compagnia dei propri amici e parenti. Anche se, gran parte degli italiani, effettueranno la propria vacanza tra luglio ed agosto.

Ebbene, a tal proposito, tutti hanno una gran paura che riguarda le loro piante: quest’ultime dovranno essere annaffiate durante l’assenza. Come si può fare in tal caso? Sicuramente mettendo in pratica uno dei trucchetti, che vedremo di seguito.

Vacanza dietro l’angolo? Ecco come annaffiare le piante quando non ci sei

Avere piante in casa, o sul proprio balcone, è ormai uso comune. Tantissime persone, infatti, ornano la propria casa con piantine grasse, che la rendono moderna e semplice da pulire o con fiori meravigliosi che, soprattutto in questo periodo, riescono a rendere la casa stessa luminosa e semplicemente perfetta! Insomma, un vero e proprio spettacolo!

Ma come ben sappiamo, le piantine vanno innaffiate costantemente, soprattutto in estate. Il caldo eccessivo può, infatti, seccare il terreno, portando alla ‘morte’ della pianta stessa. Poiché noi non vogliamo tutto ciò, c’è un modo per evitare che accada qualcosa di tragico: mettere in pratica dei trucchetti per innaffiare le piante anche quando non siamo in casa.

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Annaffiare le piante quando si è in vacanza (Biopianeta.it)

I trucchetti di cui vogliamo parlarvi sono principalmente due, e sono i seguenti:

  • Bottiglia di plastica. Sicuramente molti di voi hanno già sentito parlare del trucco della bottiglia di plastica, ma è bene riprenderlo per evitare di dimenticarlo e per metterlo in pratica al meglio. Tutto quello che bisogna fare, in questo caso, è riempire una bottiglia d’acqua e praticare dei forellini sul tappo di plastica. Chiudere la bottiglia stessa ed infilarla nel terreno della pianta in questione, ovviamente capovolta e con il tappo rivolto verso il terreno. In questo modo, l’acqua tenderà a scendere delicatamente e pian piano, goccia a goccia, all’interno del terreno. Le piante saranno nutrite ed idratate.
  • Acqua complessata. Questo secondo metodo consiste invece nell’acquistare, in negozi appositi, delle ‘pillole’ di acqua complessata. Quest’ultime non sono altro che acqua in gel, composta da acqua demineralizzata e fibre naturali che, a contatto con il terreno, tenderanno a sciogliersi in 10-20 giorni, a seconda poi della grandezza di quest’ultime.
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