Ambiente

Allarme siccità in Italia, avviato stato di emergenza: “Restrizioni per tutti”. Cosa accadrà ora

Gli esperti hanno lanciato l’ennesimo allarme siccità sulla penisola italiana: ora tutti devono aspettarsi delle dure restrizioni.


Il cambiamento climatico sta purtroppo mettendo in ginocchio tutti i Paesi del mondo, a causa degli effetti provocati dai dannosi gas serra. Questi ultimi, che si trovano nell’atmosfera terrestre, sono dei veri e propri tappi naturali che bloccano il flusso di aria calda verso lo Spazio. Ecco quindi che una parte dell’energia solare che ci colpisce non riesce ad uscire dal pianeta. Per questo motivo, la temperatura media globale sta aumentando progressivamente.

Di conseguenza, alcune aree del pianeta diventano sempre più secche e prive di acqua; altre zone subiscono invece gli effetti catastrofici degli uragani. L’Italia sta ad esempio attraversando un periodo di siccità, e per questo motivo il governo sta introducendo una serie di restrizioni.

Nuove restrizioni in arrivo per la siccità in Italia

Gli esperti prevedono una nuova ondata di siccità sulla penisola italiana, poiché le precipitazioni annuali sono drasticamente diminuite. Le regioni che soffriranno maggiormente sono quindi la Sicilia, la Calabria e la Basilicata. Il governo è perciò costretto ad intervenire con delle misure drastiche, affinché gli effetti della prolungata siccità possano essere mitigati.

L'Italia sempre più come l'Africa
Siccità nelle regioni meridionali – biopianeta.it

Ciò che preoccupa di più è ovviamente l’agricoltura, poiché la maggior parte delle regioni meridionali vive soprattutto grazie ai guadagni provenienti dal settore agricolo. Soprattutto la Sicilia, che è la regione italiana più vicina all’Africa, è purtroppo costantemente esposta alle correnti di aria calda provenienti dal deserto del Sahara.

Per questo motivo, l’estate siciliana è caratterizzata da mesi caldi ed estremamente secchi. Il cambiamento climatico ha inoltre peggiorato la situazione, riducendo ancora di più le precipitazioni e l’arrivo di aria fresca da Nord. Secondo gli ultimi calcoli effettuati dagli esperti, la prossima estate dovrebbe essere particolarmente difficile per le regioni meridionali.

Il Consiglio dei Ministri, dopo una richiesta della giunta regionale siciliana, ha recentemente deliberato lo Stato d’emergenza nazionale. Questo provvedimento, che stanzierà circa 20 milioni di euro, avrà una durata di 12 mesi. Si tratta quindi di una manovra che mira a salvaguardare il territorio colpito dalla grave crisi idrica.

E non solo: la cospicua somma di denaro servirà anche a preparare la regione siciliana alla prossima ondata di siccità. Per la precisione, verranno protetti i campi agricoli e le infrastrutture strategiche. I Comuni più colpiti acquisteranno inoltre autobotti e mezzi in grado di garantire l’acqua alla popolazione.

Successivamente, si procederà alla trivellazione di pozzi e alla rigenerazione di quelli già esistenti. L’obiettivo principale è quindi quello di sfruttare tutte le risorse idriche a disposizione, di proteggere l’agricoltura e di aiutare la popolazione. Tuttavia, verranno introdotti anche dei divieti: non si potrà innaffiare con la pompa le piante sui balconi o lavare la macchina.

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