Vivere green

In queste città non si taglia più l’erba per strada: il motivo della curiosa iniziativa

Dobbiamo smettere di tagliare l’erba? Ecco quali sono le città che hanno deciso di intraprendere questa iniziativa e, soprattutto, perché.


Prendersi cura del nostro pianeta, oggi, è più che mai fondamentale. È chiaro a tutti che le risorse della Terra non siano infinite e che, soprattutto, il nostro impatto è stato deleterio per la biodiversità. L’inquinamento ne è la prova e così molte regioni e nazioni stanno cercando di correre ai ripari.

È in questo contesto che si inserisce l’iniziativa di ridurre o azzerare il taglio dell’erba nelle città. Potrebbe sembrare un’idea strana e, in prima battuta, senza senso. In realtà dietro a una scelta così particolare come questa portata avanti da svariate città, esiste una ragione molto precisa.

Perché in alcune città non si taglia più l’erba?

La città di Milano, diversi mesi fa, ha dichiarato che nei parchi urbani della città, l’erba sarebbe stata tagliata in modo ridotto. Il primo motivo, evidente ai più, è quello di favorire la biodiversità animale e vegetale che in grandi metropoli spesso viene ridotta a zero. Ma non finisce qui.

Tagliare l'erba? Non bisogna farlo. Ecco le città che hanno scelto questa via
Le città che hanno deciso di non tagliare più l’erba (Biopianeta.it)

Lasciare l’erba più “selvaggia” del previsto. Serve anche per trattenere l’umidità e quindi rinfrescare il suolo, soprattutto in estate. Ma se il capoluogo lombardo ha deciso di ridurre il taglio del verde pubblico, ci sono città che lo hanno completamente abolito.

Vienna, ad esempio, è stata la capolista. Sono ormai diversi anni che l’amministrazione locale ha optato per lasciar crescere l’erba in alcune aree verdi della città al fine proprio di contrastare le ondate di calore ormai sempre più frequenti.

Qui lo sfalcio dei prati è quindi previsto solo due volte l’anno, al massimo! Chiaramente non è in tutta la città così. Ci sono zone, come i parchi per i bambini, dove l’erba viene tagliata con maggior costanza, ma sempre rispettando delle regole precise e l’altezza del taglio non è mai minore di 10 centimetri. Questo aiuta a non distruggere le popolazioni di insetti e altri piccoli animali.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da PARENTSFORFUTURE UK (@parentsforfuture_uk)

E l’area di Vienna ringrazia di queste attenzioni perché, grazie ad un aumento della biodiversità di insetti, gli uccelli sono in crescita e tutta la fauna locale risente positivamente di questi cambiamenti. Così, seguendo questo esempio virtuoso è scattato un movimento, chiamato No Mow May che spinge, almeno nel mese di maggio, a non falciare i prati per riflettere su come ogni gesto, seppure piccolo, di ognuno di noi, può contribuire al benessere della Terra.

Back to top button
Privacy