Vivere green

Case passive: cosa sono e perché fanno bene all’ambiente e al portafoglio

Le nuove frontiere dell’edilizia hanno raggiunto livelli altissimi a livello di risparmio energetico: arrivano le case passive


Quanto ci si lamenta oggi dei consumi elevati delle utenze di una casa? Tanto. Perché le case costano, e soprattutto costano le utenze che sono a esse collegate. Utenze che utilizzano materie naturali che, pur essendolo, producono a loro volta gas e sostanze di scarto che sono nocive per l’ambiente.

Basti pensare alla combustione del gas per la produzione del riscaldamento attraverso i radiatori di una casa: il riscaldamento infatti, che sia condominiale o autonomo, è una delle spese più ingenti di una famiglia, che durante l’anno può arrivare anche a qualche migliaio di euro, nel caso di abitazioni grandi o con bambini.

Ma le innovazioni in fatto di edilizia e di tutto quello che concerne la costruzione di una casa e delle infrastrutture interne, come muri, impianti sotto traccia, illuminazione e quant’altro, così come tutto ciò che è collegato ai consumi, hanno fatto sì che le case cosiddette passive siano allo stesso tempo molto poco costose e soprattutto non inquinanti.

Edilizia passiva: ecco com’è il clima interno

Le case passive, attraverso una progettazione intelligente, consentono ai proprietari di casa di ridurre drasticamente il consumo energetico. Se si sta progettando di costruire una casa, non c’è niente di meglio della progettazione passiva per la sostenibilità, l’economicità e il comfort.

Case passive cosa sono e quanto si risparmia
Le case passive necessitano di un progetto edilizio specifico – Biopianeta.it

Le case passive, che stanno prendendo piede in modo esponenziale negli ultimi decenni, sono progettate in modo tale da poter mantenere un clima interno confortevole ovunque, senza l’uso di riscaldamento o aria condizionata. Per raggiungere questo obiettivo vengono impiegate molte tecniche di costruzione, come isolamento pesante, costruzione ermetica e ventilazione efficiente. Una casa può essere ufficialmente riconosciuta come struttura passiva solo se consuma meno di 15 kilowattora all’anno per il riscaldamento e il raffreddamento.

Certo, almeno sul momento le case passive sembrano (e sottolineiamo sembrano) molto più costose di quelle “normali”. Infatti, gli anticipi per la costruzione di case passive di solito costano l’8-10%, così come tutta la realizzazione dell’abitazione è di molto più elevata. Tuttavia, l’investimento iniziale viene ripagato profumatamente nel tempo, con i proprietari di case che realizzano risparmi enormi sulle bollette energetiche. Inoltre, le case passive contribuiscono a una vita sana. Gli studi di settore infatti hanno scoperto che i proprietari di case passive godono di una migliore qualità dell’aria, di muffe ridotte e (a seconda di dove vivono) di sgravi fiscali fiscali.

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