Salute e benessere

Vai in palestra, ma non riesci a migliorare le tue prestazioni? Potrebbe dipendere dall’intestino: come rimediare

La tua salute intestinale può influenzare le tue prestazioni e i tuoi risultati in palestra? Secondo uno studio la risposta è affermativa.


Negli ultimi anni, sempre più ricerche si sono concentrate sul legame tra la salute intestinale e le prestazioni sportive. Un recente studio condotto da ricercatori polacchi ha sollevato interrogativi sul ruolo del microbioma intestinale nella capacità di sostenere un’attività fisica intensa. Ma cosa c’entra l’intestino con la palestra? Scopriamolo insieme.

Lo studio ha coinvolto un gruppo di uomini sani e attivi. Gli scienziati hanno suddiviso queste persone in gruppi di resistenza, forza e un gruppo di controllo. Poi hanno sottoposto i partecipanti a test di sforzo. In particolare il test Wingate per la forma fisica esplosiva e il test Bruce Treadmill per la forma fisica cardiorespiratoria. Prima e dopo i test, hanno analizzato la composizione del microbioma intestinale dei partecipanti attraverso campioni fecali. Cosa ha rilevato?

I risultati dello studio sul rapporto tra intestino e allenamento fisico

I risultati hanno rivelato associazioni sorprendenti tra alcune specie batteriche e le prestazioni fisiche. In particolare, batteri come Bifidobacterium longum e Bifidobacterium adolescentis sono stati correlati a una migliore forma fisica. Anche il batterio Alistipes communis è emerso in associazione con la potenza nel gruppo di forza durante il test Wingate.

cosa rivela lo studio
Lo studio ha rivelato che alcuni batteri sono correlati a migliori prestazioni in palestra – Biopianeta.it

Ma è stato interessante scoprire la correlazione positiva tra i batteri produttori di acidi grassi a catena corta (SCFA) e la potenza massima nei test. Specie come Blautia wexlerae, Eubacterium rectale e Intestinimonas timonensis sono state identificate come comuni produttori di SCFA. Ciò suggerisce un ruolo chiave di questi composti nell’ottimizzazione delle prestazioni fisiche.

Gli SCFA sono noti per essere utilizzati come substrato energetico supplementare durante l’attività fisica, il che li rende particolarmente vantaggiosi per gli sport di resistenza. Tuttavia, la ricerca suggerisce anche che il butirrato, uno dei principali SCFA, possa indurre cambiamenti benefici nei tessuti scheletrici. Questo quindi va a potenziare ulteriormente la capacità del corpo di produrre energia.

Se confermate da ulteriori ricerche, si potrebbero aprire nuove strade nel mondo del fitness e delle prestazioni sportive. L’introduzione mirata di specifiche specie batteriche nell’intestino, attraverso dieta o integratori controllati, potrebbe diventare una strategia per ottimizzare le prestazioni degli atleti. Tuttavia, è importante sottolineare che questo campo di ricerca è ancora in fase preliminare e richiede ulteriori approfondimenti.

Quindi, eventuali interventi basati sul microbioma intestinale devono avvenire sotto stretta supervisione medica. Questo serve a garantire la sicurezza e l’efficacia delle strategie adottate. Ma una cosa è certa: il legame tra salute intestinale e fitness merita sicuramente di essere esplorato più a fondo.

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