Agenda 2030

Agenda 2030: i progressi dell’Italia sui 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile

L’Italia si è impegnata a realizzare tutti gli obiettivi presenti nell’Agenda 2030 per un futuro sostenibile. Ecco come sta andando.


Il cambiamento climatico sta progressivamente influenzando le scelte dei paesi più industrializzati del mondo, in particolar modo nel settore energetico. L’Unione Europea ha infatti deciso di fermare la produzione di veicoli a benzina e a diesel dal 2035, soprattutto per mitigare gli effetti causati dai pericolosi gas serra. Per salvaguardare il pianeta, 193 paesi hanno inoltre firmato un importantissimo documento. Quest’ultimo, che è chiamato “Agenda 2030”, è sostanzialmente un piano d’azione per diminuire la povertà, per proteggere la Terra e per garantire la prosperità.

Il documento contiene anche 17 obiettivi da realizzare entro il 2030: ogni paese firmatario deve quindi rispettare gli impegni prefissati.

I progressi dell’Italia per l’Agenda 2030

La famosa Agenda 2030, firmata nel settembre 2015, è formata da ben 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile, i quali devono essere raggiunti entro il 2030. Il nucleo vitale dell’ambizioso documento è inoltre formato da altri 169 sotto-obiettivi, che favoriscono la crescita economica, sociale ed ecologica. Tra i 193 paesi firmatari c’è ovviamente anche l’Italia, i cui progressi vengono periodicamente valutati dall’ONU. Quali sono allora questi obiettivi da raggiungere? Innanzitutto, i 17 obiettivi inglobano una serie di questioni inerenti allo sviluppo: la lotta contro la disuguaglianza, il cambiamento climatico, la povertà e il rispetto dei diritti umani.

progressi compiuti dall'italia
Sono 17 gli obiettivi da raggiungere entro il 2030 – biopianeta.it

In modo particolare, ci sono delle iniziative che favoriscono l’istruzione, la salute, l’acqua pulita, l’energia green, il lavoro, le infrastrutture ecc. Per quanto riguarda l’Italia, il Rapporto ASviS 2023 ha stabilito che il raggiungimento degli obiettivi prefissati è ancora lontano, nonostante siano già passati molti anni dal 2015. Tuttavia, gli esperti hanno rilevato alcuni segnali positivi, come ad esempio i progressi compiuti per la riduzione della povertà, per l’aumento dell’istruzione e per il miglioramento della salute. Ciò che sorprende maggiormente è il fatto che l’Italia non sia ancora riuscita a sfruttare l’opportunità data dall’Agenda 2030.

Non ci sono infatti progressi significativi sullo sviluppo sostenibile e sulla riduzione delle emissioni di gas serra. E non solo: il territorio italiano è in ritardo anche sulla protezione della biodiversità. Tutti questi obiettivi sono quindi studiati per migliorare la qualità della vita sulla Terra e per salvaguardare il futuro. Il cambiamento climatico, che sta arrivando con estrema velocità, impone a tutti i paesi di avviare una transizione green. Quest’ultima, deve ovviamente inglobare non solo l’energia pulita e la produzione di veicoli a zero emissioni, ma anche una vera e propria economia sostenibile che possa supportare il nuovo mondo.

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