Vivere green

Piante e cattivo odore, occhi aperti: da cosa può dipendere e come correre ai ripari

Attenzione al cattivo odore emanato dalle piante. Ecco da cosa può dipendere e in che modo porre rimedio a questa spiacevole situazione.

Possono essere tanti i disturbi che colpiscono le piante di casa, soprattutto se posizionate in locali chiusi. Tra questi uno dei più fastidiosi è il cattivo odore che talvolta emana da loro. Ma da cosa può dipendere il maleodorante olezzo che a volte sentiamo provenire dalle nostre piante?

Cerchiamo di capirlo e come fare, una volta individuata la possibile causa del cattivo odore emanato dalle piante, per correre ai ripari e risolvere la situazione.

Spesso dimentichiamo che le piante non sono semplici oggetti da arredamento ma realtà organiche e viventi che, dunque, faticano a crescere e prosperare in condizioni a volte opposte a quelle naturali. I vegetali hanno bisogno delle giuste cure e di attenzione da parte nostra.

Piante e cattivo odore: le possibile cause e i rimedi da adottare

I motivi per cui una pianta può emanare cattivo odore possono essere molti. Ma ce ne sono tre in particolare a cui dobbiamo prestare attenzione. Il primo – e il più frequente – può essere la scarsa ossigenazione del terriccio. In pratica la nostra piante fatica a respirare. O meglio, inspira ma non riesce a espirare. Capita quando le radici sono troppo bloccate e non riescono a rilasciare nulla nel terreno.

Perché a volte le piante puzzano e come intervenire
La puzza emanata dalle piante può avere diverse cause – biopianeta.it

Questa situazione può essere causata dalla presenza del muschio che consuma tutto l’ossigeno a disposizione della pianta, ma anche dall’eccessiva compattezza del terreno. Un terreno troppo compatto fa stagnare troppo l’acqua creando una barriera tra l’ossigeno e le radici. Il ristagno può essere evitato facendo attenzione che i fori di drenaggio alla base del vaso non siano ostruiti e facendo asciugare il terriccio. Possiamo modificare la compattezza aggiungendo sabbia, perlite e nutritivi. Il muschio in eccesso invece va semplicemente rimosso.

All’origine del cattivo odore potrebbe poi esserci un’infestazione. I tipici segnali di un’infezione fungina sono l’appassimento della pianta, la mollezza delle radici e l’inconfondibile odore di marcio. Il problema può nascere da un’eccessiva irrigazione che ha creato l’ambiente ideale per la proliferazione nel terreno di funghi e batteri. La cosa da fare è intervenire andando a rimuovere le radici malate con delle forbici disinfettate e trattando quelle sane con un’azione fungicida. Non dimentichiamo poi di sostituire il terriccio contaminato e di lavare il vaso (con acqua e candeggina) facendolo poi asciugare al sole.

Infine potrebbe essere che il problema nasca dall’uso di un fertilizzante organico composto di elementi che decomponendosi provocano i cattivi odori. In questo caso basta smettere di usare fertilizzanti a base di ammoniaca e soprattutto allungare i tempi di concimazione della pianta.

Emiliano Fumaneri

Veronese di nascita, ho vissuto molti anni in Trentino-Alto Adige (Merano, Trento, Rovereto). Vivere in una regione di confine così ricca di storia e di strazi ha suscitato in me la passione per le lingue straniere e la curiosità per culture e costumi differenti. Da sempre attento alle sorti della nostra casa comune, mi interesso a tutto ciò che riguarda l'ambiente.
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