Microplastiche nel Tirreno trasportate dal Tevere: il nuovo studio sull’ambiente è allarmante
![Allarme microplastiche nel Tirreno](https://www.biopianeta.it/wp-content/uploads/2024/02/Microplastiche-Tirreno-23-02-2024-Biopianeta.it_.jpg)
Dal Tirreno al Tevere le microplastiche inquinano: cosa emerge da uno studio e perché i dati sono allarmanti.
L’inquinamento delle microplastiche è un problema che va avanti da molto tempo. Gli ultimi dati, forniti dagli studiosi, evidenziano un quadro allarmante e da non sottovalutare. Stiamo infatti vivendo un periodo in cui i nostri mari vengono sempre di più sporcati e inquinati dall’attività umana.
A ribadirlo è uno studio dell’Università Tor Vergata di Roma che ha mostrato dati preoccupanti. Nelle acque del Tevere sono state scoperte microplastiche provenienti dal Tirreno e fino a sei chilometri dalla costa. La media è davvero alta, così come è costante l’aumento di questa criticità.
Cosa emerge dallo studio sulle Tirreno e le microplastiche
Nel Tevere è stata rilevata una ingente quantità di microplastiche, provenienti dal Tirreno, a soli sei chilometri dalla costa. Il materiale inquinante sarebbe stato trasportato proprio dal fiume che attraversa la città di Roma (e non solo). L’ultimo studio, a differenza di molti altri, ha certificato l’impatto dei fiumi sul fronte del trasporto di microplastiche nel Mediterraneo, specie il Tevere, nel trasporto di microplastiche nel Mediterraneo, provoca gravi conseguenze.
![Scoperta plastica nel Tirreno](https://www.biopianeta.it/wp-content/uploads/2024/02/Microplastiche-acqua-23-02-2024-Biopianeta.it_.jpg)
Gli altri studi, invece, si sono soffermati sulle acque del mare e la presenza di microplastiche. Un allarme da non sottovalutare, specialmente nell’analisi del periodo 2006-2016. Le stime parlano di oltre 8mila tonnellate di microplastiche trasportate nel Mediterraneo mediante i fiumi.
L’analisi è partita dal fondale del Tirreno all’altezza della foce del Tevere. E proprio grazie alla raccolta di campioni, nello specifico nell’area marina fra Fiumara Grande e il Canale di Traiano, è stato possibile ricostruire un quadro non di certo entusiasmante.
La raccolta dei campioni è avvenuto su quattro differenti livelli di profondità: si va da 300 metri fino a 6 chilometri dalla costa marina. I campioni analizzati in laboratorio hanno permesso di scoprire, in tutti i casi, la presenza di microplastiche e polistirolo, con una maggiore concentrazione nella zona più lontana dalla costa. Proprio qui, infatti, la media è di 45 microgrammi per litro.
Ma ci sono alcuni punti in cui si può arrivare a 60 microgrammi per litro, un dato assolutamente alto e preoccupante. Questo tipo di microplastiche sono dannose per l’ambiente e possono essere fonte di ingerimento da parte degli invertebrati marini (tipo vongole e gamberetti), così come dei pesci. Una pericolosissima catena alimentare che rischia di contaminare i prodotti ittici che giungono sulle tavole delle persone.