L’inquinamento ambientale stritola Milano, da giorni polveri sottili sopra la media: “Si indaga per disastro ambientale”
Secondo gli ultimi dati, la città di Milano si troverebbe avvolta dalle pericolose polveri sottili: ecco di cosa si tratta.
Uno dei problemi più importanti dell’attuale secolo è senza dubbio l’effetto serra, il quale crea un vero e proprio tappo naturale nell’atmosfera terrestre. In modo particolare, questi gas ricchi di anidride carbonica, di metano e di protossido di azoto non permettono al calore di fuoriuscire dal pianeta durante le ore notturne. Per questo motivo, la temperatura globale della Terra continua ad innalzarsi progressivamente. Le alte temperature generano ovviamente una serie di effetti a catena, come ad esempio lo scioglimento dei ghiacciai.
Quest’ultimo porta inoltre all’innalzamento del livello degli oceani e alla conseguente riduzione della costa. Ad ogni modo, l’effetto serra è causato dalle emissioni nocive prodotte dalle automobili e dalle industrie presenti sul territorio.
Le dannose polveri sottili invadono Milano
Le grandi metropoli sono solitamente invase dalle famose polveri sottili, che sono sostanzialmente delle sostanze inquinanti che aleggiano nell’aria. Queste polveri, che possono essere chiamate anche particolato atmosferico, sono quindi caratterizzate da metalli pesanti, da solfati e da nitrati. Tutti gli esseri umani che vivono nelle grandi città possono purtroppo respirare le pericolose polveri sottili, danneggiando la propria salute. Il particolato atmosferico è infatti formato da un pulviscolo estremamente fine, il quale può essere facilmente inalato.
La città di Milano è ovviamente una delle tante metropoli invasa da queste particolari sostanze, che negli ultimi anni hanno subìto un’impennata. Secondo una recente indagine, il valore Pm10 presente sul territorio milanese avrebbe superato il limite massimo consentito. Gli scienziati sono naturalmente preoccupati, poiché da circa 10 giorni i valori si mantengono intorno agli 80 microgrammi per metro cubo. La normativa europea afferma inoltre che il tetto massimo da non oltrepassare deve essere di 50 mg/mc.
Tuttavia, il 26 gennaio il valore è addirittura passato da 80 a 100 mg/mc. Il 1° febbraio le polveri sottili hanno invece raggiunto un nuovo record: tutte le centraline della città di Milano hanno captato un quantitativo enorme di polveri sottili. La centralina presente in viale Marche ha infatti registrato 86 mg/mc, mentre quella a Città Studi è arrivata a 89 mg/mc. E non solo: in via Senato ha toccato persino i 90 mg/mc.
Per questo motivo, la Codacons ha dichiarato che presenterà un esposto alla Procura di Milano, affinché i magistrati indaghino per disastro ambientale. Il progressivo aumento delle polveri sottile è sicuramente causato dall’alto numero di veicoli in circolazione, dalle industrie e anche dal recente tempo meteorologico che ha favorito la permanenza del particolato atmosferico.
