Ambiente

L’innovazione tutta Italia per proteggere i nostri mari dalla plastica: il progetto che potrebbe cambiare il futuro del Bel Paese

Alcuni ricercatori italiani sono riusciti a creare un innovativo metodo per eliminare la plastica dai mari: l’idea rivoluzionerà il futuro.


Uno dei problemi più importanti dell’epoca moderna è rappresentato dalla plastica e dalle microplastiche, che quotidianamente inquinano i mari di tutto il mondo. Il Mar Mediterraneo, ad esempio, possiede addirittura migliaia di tonnellate di microplastica, precisamente tra le 4.800 e le 30.300 tonnellate. Gli oceani della Terra invece arrivano a 93.000-236.000 tonnellate. Qual è allora la provenienza di questi rifiuti? In base agli ultimi dati, i paesi che inquinano di più il Mediterraneo sono soprattutto l’Egitto, l’Italia e la Turchia.

Questi ultimi sono infatti i responsabili del 50% delle microplastiche presenti nel mare: ogni anno versano 132.000 tonnellate di plastica. Ora è finalmente arrivato un metodo innovativo che consentirebbe di ripulire le acqua del Mediterraneo in pochissimo tempo.

Il progetto che eliminerà la plastica dal mare

Ogni anno la maggior parte dei paesi del mondo riversa nelle acque dei mari centinaia di migliaia di tonnellate di microplastica, che col passare degli anni diventano delle vere e proprie isole artificiali. Tutto questo crea ovviamente enormi problemi all’ecosistema e a tutti gli esseri viventi.

La soluzione potrebbe quindi essere quella di risolvere il problema dalla radice, evitando che le sostanze inquinanti inizino a diffondersi dappertutto. Come riuscirci allora? L’Italia ha ideato un sistema chiamato “River Cleaning”, che consiste nell’installare una serie di boe galleggianti sui fiumi più inquinati.

innovativa idea per ripulire i mari
Boe galleggianti River Cleaning (foto YouTube) – biopianeta.it

Queste boe innovative riescono inoltre ad attingere l’energia dal moto ondoso, precisamente dal movimento fornito dalla corrente del fiume. L’obiettivo principale dei dispositivi galleggianti è ovviamente quello di fermare il cammino della plastica e, soprattutto, di evitare che sfoci nel mare. Il CEO e fondatore del progetto “River Cleaning”, Vanni Covolo, ha detto di aver dedicato i suoi primi 30 anni di carriera alla produzione di attrezzature in plastica. Nel 2019, invece, ha deciso di rivoluzionare la propria vita lavorativa, creando un’azienda che si occupi della salvaguardia dell’ambiente. Per questo motivo, hanno ideato l’innovativo progetto che punta a fermare la dispersione delle pericolose sostanze inquinanti, che ogni giorno minacciano le acque marine.

Va inoltre ricordato che l’80% di queste sostanze raggiunge i mari attraverso le correnti dei fiumi, la soluzione è quindi quella di bloccare il cammino della plastica. Il progetto “River Cleaning” prevede inoltre l’installazione del sistema “Deflector” nelle vicinanze delle centrali idroelettriche. Quest’ultimo sistema impedirà alla vegetazione di finire negli sgrigliatori della centrale, salvaguardando così l’ambiente circostante.

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